Buongiorno cari lettori, oggi vi proponiamo la recensione di "Ho cercato i tuoi occhi" di Raffaella Franceschini a cura della nostra contributor Vivian Edwards.
Bianca è una giovane donna che nonostante la giovane età ha
un passato pesante che l’accompagna e non le permette di perdonarsi.
Trasferitasi da qualche anno da Roma a Milano lavora come donna delle pulizie
vivendo in un appartamento da cui rischia di essere sfrattata se non trova un
inquilino con cui dividere le spese.
Mattia è un rampollo milanese che sembra avere tutto anche
se in realtà nasconde un segreto che lo fa sentire sbagliato e impossibilitato
ad essere amato. Trascorre le sue giornate godendo delle ricchezze dei suoi
genitori, con cui ha un rapporto pessimo, e ospitando nel suo letto donne
esclusivamente bionde per dare sfogo ai suoi istinti e cacciarle immediatamente
dopo da casa sua senza nessuna remora.
Cosa possono avere in comune Mattia e Bianca? A primo
impatto nulla se non degli amici in comune che gli permettono di incontrarsi.
Già da quel primo incontro capiscono di essere uno lo ying e l’altra lo yang,
due mondi completamente opposti che non potranno mai incontrarsi. Peccato che
Ariel, l’amica in comune si lascia sfuggire il bisogno di Bianca di trovare al
più presto un coinquilino, cosa che smuove Mattia a mettere in piedi una sorta
di scommessa.
Quando sono con Mattia non faccio altro che lottare contro
quello che dovrei fare e quelle che, invece, desidero davvero.
Bianca è arroganza, presunzione, strafottenza ma è anche
debolezza, solitudine, malinconia. Mille volti racchiusi nella stessa maschera.
Si fa trovare fuori casa di Bianca proponendole di convivere
per un periodo prima a casa sua e poi spostarsi a casa di Mattia, ovviamente
vivendo in base ai propri stili di vita. Mattia deve sottostare all’umiltà
dell’appartamento di Bianca, aiutarla nel lavoro di pulizie e condividere pasti
semplici mentre Bianca deve adattarsi alla vita da ricchi dove ogni agio è a
portata di mano. Il primo dei due che molla perde la scommessa.
In tutto questo però c’è di mezzo l’attrazione che pagina
dopo pagina cresce tra i due fino a superare quel limite che entrambi si erano
imposti dato che il loro passato continua ogni giorno a fare da ostacolo allo
sbocciare della storia.
Credevo di sapere quale fosse il dolore di un cuore
spezzato. Mi sbagliavo terribilmente. Oggi so cosa si prova ad avere il cuore
rotto.
Ho trovato lo stile dell’autrice fresco e scorrevole. Devo
ammettere che le prime pagine sono state un po' lente ma poi la storia ha
iniziato a prendermi portandomi a divorare il libro per capire quando e se i
protagonisti sarebbero riusciti a mettere in tavola gli scheletri che tenevano
gelosamente custoditi nell’armadio. Sia la storia di Bianca che quella di
Mattia sono struggenti, storie difficili e per quanto siano diverse tra loro
portano entrambi ad odiarsi per ciò che hanno fatto. Mi è piaciuto molto il
modo in cui la Franceschini ha trattato il tema del nascere in un contesto
sbagliato ma avere la forza di non farsi trascinare a fondo da ciò che ci
circonda, non aggiungo altro per non fare spoiler e rovinare la lettura di
questo romanzo che consiglio di leggere.
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