Buongiorno cari lettori, oggi in occasione dell'uscita del romanzo, vi proponiamo la nostra recensione di "Tutta la neve del cielo" di Angela Contini.
Titolo: Tutta le neve del cielo
Autore: Angela Contini
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 7 novembre
Dall’autrice del bestseller Tutta la pioggia del cielo.
Patrick Morgan ha un chiodo fisso: le donne. Le ama, le insegue e loro, di solito, si fanno raggiungere senza problemi. Fino a che non compare di nuovo lei, Julia Williams, ex compagna di liceo e ora caporedattore della rivista «Talking», per la quale Patrick lavora. I due condividono un passato burrascoso. Non sono rimasti in buoni rapporti dopo aver trascorso una notte insieme. E mentre lei si vendica umiliandolo in tutti i modi immaginabili, Patrick si accorge di desiderare la donna che Julia è diventata. Fino al punto da escogitare l’impossibile per averla. Ma è davvero l’unica cosa che gli interessa o le sue intenzioni sono mosse da un sentimento più tenero? E, soprattutto, Julia capirà che è il momento di sotterrare l’ascia di guerra?
Il suo cuore è protetto da un muro, per evitare complicazioni sentimentali che potrebbero ferirla ancora. Ma forse adesso c’è qualcuno disposto a tutto pur di provare ad abbattere quella parete e farle tornare la voglia di rischiare...
Anche in questo romanzo, lo stile di Angela non si smentisce: elegante, pulito e scorrevole.
Vogliamo parlare dei personaggi?
Il punto di forza dei suoi racconti, sono le protagoniste femminili, ragazze acqua e sapone, generalmente sfigatelle e anticonvenzionali ma dotate di molto humor e ironia ma che, all'occasione, sanno evolversi e tirare fuori gli artigli.
È il caso di Julia, la nostra protagonista, una ragazzina di 17 anni con un grande nemico, lo specchio, che riflette un'immagine di sé che non la soddisfa. Bassa statura, qualche chilo di troppo, degli orrendi brufoli che le ricoprono il viso e un groviglio di ricci crespi in testa, da fare invidia a Hermione Granger nei primi episodi della celebre saga di Harry Potter. Julia, è alle prese con la sua prima cotta adolescenziale, Patrick Morgan, un ragazzo poco più grande di lei, terribilmente sexy e popolare.
Potete immaginare lo sconcerto di Julia quando, il bel Patrick, la invita al ballo di fine anno. Purtroppo, la situazione tra i due ragazzi non va nel modo sperato, innescando una spirale di risentimento e astio.
Sono trascorsi quindici anni, ora Julia è una donna e, grazie alle dure sessioni in palestra e a una rigorosa alimentazione, sfoggia un fisico di tutto rispetto e, finalmente, ha fatto pace con l'immagine che viene riflessa nello specchio. E' capo redattore per un'importante testata giornalistica newyorkese ma, per fare un favore al suo capo, nonché un suo caro amico, decide di tornare a Montpelier, la sua città natale, dove, per un anno, dirigerà la rivista digitale "Talking".
Mi piace constatare che tutti mi stanno guardando come se fossi una nuova inutile leva e non il boss. Mi piacerà ancora di più vedere la sorpresa nei loro occhi quando sarò presentata all’intero staff e tutti, nessuno escluso, cominceranno a leccarmi il culo per guadagnarsi un favore in più. Succede sempre così, no? Non vedo l’ora.
Qui, però, farà uno spiacevole incontro: il tanto odiato Patrick incrocerà di nuovo il suo cammino, scoperchiando il vaso di Pandora delle sue emozioni.
Purtroppo per Julia, Patrick è uno dei redattori della rivista e, a quanto pare, sarà costretta ad averci a che fare per i prossimi dodici mesi.
Mi guardo allo specchio. Ho ancora l’affanno come se avessi corso. Scuoto il capo come per cercare di togliermi dalla testa l’immagine di quel… quel cinico bastardo. Il bello, in tutto questo, la cosa davvero ridicola, è che, non appena l’ho visto, il mio maledetto cuore è sobbalzato come un ragazzino che inciampa nei lacci delle scarpe. E sto sorridendo allo specchio. Con gli occhi lucidi. Sto sorridendo con gli occhi lucidi, come se fossi una suora che incontra il papa per la prima volta. Maledetta me!
Maledetto lui!
E se sarà costretta a collaborare con lui, perché non accantonare la propria etica professionale e fare leva sul proprio ruolo per vendicarsi?
«Quel cesso di ragazza è solo un ricordo lontano, farabutto. E da questo momento in poi mettiti l’anima in pace, perché sarò il tuo peggiore incubo». Mando a puttane la mia professionalità, l’etica, tutta la gamma dei principi morali al primo giorno di lavoro, ma chissenefrega , non sono riuscita a fargliela pagare quindici anni fa. Mi prenderò la mia rivincita adesso. Gli mostrerò che è lui l’origine di Lilith, la madre dei demoni.
Ma in che modo?
Obbligandolo a non curare più il suo editoriale a sfondo politico, poco incline al target e ai temi trattati da "Talking", per farlo parlare di letteratura di genere e, in particolare, di romanzi rosa.
Il suo primo editoriale è qualcosa di geniale, come lo è l'idea dell'autrice di parlare di romanzi rosa o chicklit, all'interno di un romanzo dello stesso genere. Ulteriore ventata di freschezza è il fatto che, la rubrica, sia scritta da un punto di vista maschile, ricordandomi molto Gerald Butler in "La dura verità" nel quale l'attore, nei panni di Mike Chadway, si divertiva a sparare a zero sul genere femminile.
Questa piacevole rubrica, può anche essere vista come un modo personale dell'autrice di rispondere a tono alle continue polemiche che investono questo genere letterario, troppo spesso considerato un modo "facile" per avere successo perché basato su una serie di cliché.
Quando Julia comprende, con suo grande disappunto, che Patrick è versatile e riesce a cavarsela anche in questo frangente, cerca di metterlo ulteriormente in difficoltà, affidandogli anche la rubrica dei "cuori infranti".
Povero Patrick!! Cos'altro si inventerà quell'arpia per metterlo in difficoltà?
Vi assicuriamo che ne leggerete delle belle.
Come sarà andata a finire tra quei due? Dovrete scoprirlo leggendo.
Come in tutti i romanzi di Angela, abbiamo adorato entrambi i personaggi perché, nonostante spesso si comportino come due imbecilli, i loro atteggiamenti nascondono ben altro.
Julia, a seguito di quello che le è accaduto in gioventù, si è chiusa a riccio, si è indurita, ha blindato il suo cuore privandosi dell'amore, permettendo solo a poche persone fidate di avvicinarsi, di conoscerla veramente; Connor è uno di loro. Julia però, è molto altro. Dietro quella maschera da donna glaciale, o da Lilith, come l'anno soprannominata i suoi colleghi, si nasconde ancora quella ragazzina diciassettenne piena di speranze e fiducia nel prossimo.
Dentro di me so che si nasconde ancora quella ragazzina spaurita che si difendeva dalla gente maligna a colpi di retorica, ma se prima era difficile fare finta di essere un’altra, adesso che il mio aspetto fisico mi garantisce davvero di essere un’altra , consapevole del suo valore, è molto più semplice.
I dialoghi interiori di Julia, sono qualcosa di esilarante, le scene che incontrerete vi strapperanno più di un sorriso, qualche sbuffo e parecchie risate.
Sconsigliato leggerlo in luoghi pubblici per evitare figuracce!!!
Patrick, inizialmente, per via delle vicende narrate, può risultare antipatico ma, con l'incedere del romanzo, scoprendo ulteriori dettagli, abbiamo capito che oltre la facciata da playboy e da sbruffone, si nasconde un uomo con un animo buono, con i propri difetti e le sue insicurezze, dettate anche da quello che è accaduto 15 anni fa con Julia.
Dobbiamo ammettere che, Angela, è stata geniale sia nel citare in più occasioni i romanzi di Jane Austen ma, soprattutto, facendo in modo che il comportamento dei suoi personaggi, fosse dettato dall'orgoglio e dal pregiudizio, ma anche da una dose incredibile di incomprensioni per situazioni assurde e frasi non dette.
Che dirvi di più? Angela è Angela, sempre e comunque una garanzia!
Vivamente consigliato.
Anche in questo romanzo, lo stile di Angela non si smentisce: elegante, pulito e scorrevole.
Vogliamo parlare dei personaggi?
Il punto di forza dei suoi racconti, sono le protagoniste femminili, ragazze acqua e sapone, generalmente sfigatelle e anticonvenzionali ma dotate di molto humor e ironia ma che, all'occasione, sanno evolversi e tirare fuori gli artigli.
È il caso di Julia, la nostra protagonista, una ragazzina di 17 anni con un grande nemico, lo specchio, che riflette un'immagine di sé che non la soddisfa. Bassa statura, qualche chilo di troppo, degli orrendi brufoli che le ricoprono il viso e un groviglio di ricci crespi in testa, da fare invidia a Hermione Granger nei primi episodi della celebre saga di Harry Potter. Julia, è alle prese con la sua prima cotta adolescenziale, Patrick Morgan, un ragazzo poco più grande di lei, terribilmente sexy e popolare.
Potete immaginare lo sconcerto di Julia quando, il bel Patrick, la invita al ballo di fine anno. Purtroppo, la situazione tra i due ragazzi non va nel modo sperato, innescando una spirale di risentimento e astio.
Sono trascorsi quindici anni, ora Julia è una donna e, grazie alle dure sessioni in palestra e a una rigorosa alimentazione, sfoggia un fisico di tutto rispetto e, finalmente, ha fatto pace con l'immagine che viene riflessa nello specchio. E' capo redattore per un'importante testata giornalistica newyorkese ma, per fare un favore al suo capo, nonché un suo caro amico, decide di tornare a Montpelier, la sua città natale, dove, per un anno, dirigerà la rivista digitale "Talking".
Mi piace constatare che tutti mi stanno guardando come se fossi una nuova inutile leva e non il boss. Mi piacerà ancora di più vedere la sorpresa nei loro occhi quando sarò presentata all’intero staff e tutti, nessuno escluso, cominceranno a leccarmi il culo per guadagnarsi un favore in più. Succede sempre così, no? Non vedo l’ora.
Qui, però, farà uno spiacevole incontro: il tanto odiato Patrick incrocerà di nuovo il suo cammino, scoperchiando il vaso di Pandora delle sue emozioni.
Purtroppo per Julia, Patrick è uno dei redattori della rivista e, a quanto pare, sarà costretta ad averci a che fare per i prossimi dodici mesi.
Mi guardo allo specchio. Ho ancora l’affanno come se avessi corso. Scuoto il capo come per cercare di togliermi dalla testa l’immagine di quel… quel cinico bastardo. Il bello, in tutto questo, la cosa davvero ridicola, è che, non appena l’ho visto, il mio maledetto cuore è sobbalzato come un ragazzino che inciampa nei lacci delle scarpe. E sto sorridendo allo specchio. Con gli occhi lucidi. Sto sorridendo con gli occhi lucidi, come se fossi una suora che incontra il papa per la prima volta. Maledetta me!
Maledetto lui!
E se sarà costretta a collaborare con lui, perché non accantonare la propria etica professionale e fare leva sul proprio ruolo per vendicarsi?
«Quel cesso di ragazza è solo un ricordo lontano, farabutto. E da questo momento in poi mettiti l’anima in pace, perché sarò il tuo peggiore incubo». Mando a puttane la mia professionalità, l’etica, tutta la gamma dei principi morali al primo giorno di lavoro, ma chissenefrega , non sono riuscita a fargliela pagare quindici anni fa. Mi prenderò la mia rivincita adesso. Gli mostrerò che è lui l’origine di Lilith, la madre dei demoni.
Ma in che modo?
Obbligandolo a non curare più il suo editoriale a sfondo politico, poco incline al target e ai temi trattati da "Talking", per farlo parlare di letteratura di genere e, in particolare, di romanzi rosa.
Il suo primo editoriale è qualcosa di geniale, come lo è l'idea dell'autrice di parlare di romanzi rosa o chicklit, all'interno di un romanzo dello stesso genere. Ulteriore ventata di freschezza è il fatto che, la rubrica, sia scritta da un punto di vista maschile, ricordandomi molto Gerald Butler in "La dura verità" nel quale l'attore, nei panni di Mike Chadway, si divertiva a sparare a zero sul genere femminile.
Questa piacevole rubrica, può anche essere vista come un modo personale dell'autrice di rispondere a tono alle continue polemiche che investono questo genere letterario, troppo spesso considerato un modo "facile" per avere successo perché basato su una serie di cliché.
Quando Julia comprende, con suo grande disappunto, che Patrick è versatile e riesce a cavarsela anche in questo frangente, cerca di metterlo ulteriormente in difficoltà, affidandogli anche la rubrica dei "cuori infranti".
Povero Patrick!! Cos'altro si inventerà quell'arpia per metterlo in difficoltà?
Vi assicuriamo che ne leggerete delle belle.
Come sarà andata a finire tra quei due? Dovrete scoprirlo leggendo.
Come in tutti i romanzi di Angela, abbiamo adorato entrambi i personaggi perché, nonostante spesso si comportino come due imbecilli, i loro atteggiamenti nascondono ben altro.
Julia, a seguito di quello che le è accaduto in gioventù, si è chiusa a riccio, si è indurita, ha blindato il suo cuore privandosi dell'amore, permettendo solo a poche persone fidate di avvicinarsi, di conoscerla veramente; Connor è uno di loro. Julia però, è molto altro. Dietro quella maschera da donna glaciale, o da Lilith, come l'anno soprannominata i suoi colleghi, si nasconde ancora quella ragazzina diciassettenne piena di speranze e fiducia nel prossimo.
Dentro di me so che si nasconde ancora quella ragazzina spaurita che si difendeva dalla gente maligna a colpi di retorica, ma se prima era difficile fare finta di essere un’altra, adesso che il mio aspetto fisico mi garantisce davvero di essere un’altra , consapevole del suo valore, è molto più semplice.
I dialoghi interiori di Julia, sono qualcosa di esilarante, le scene che incontrerete vi strapperanno più di un sorriso, qualche sbuffo e parecchie risate.
Sconsigliato leggerlo in luoghi pubblici per evitare figuracce!!!
Patrick, inizialmente, per via delle vicende narrate, può risultare antipatico ma, con l'incedere del romanzo, scoprendo ulteriori dettagli, abbiamo capito che oltre la facciata da playboy e da sbruffone, si nasconde un uomo con un animo buono, con i propri difetti e le sue insicurezze, dettate anche da quello che è accaduto 15 anni fa con Julia.
Dobbiamo ammettere che, Angela, è stata geniale sia nel citare in più occasioni i romanzi di Jane Austen ma, soprattutto, facendo in modo che il comportamento dei suoi personaggi, fosse dettato dall'orgoglio e dal pregiudizio, ma anche da una dose incredibile di incomprensioni per situazioni assurde e frasi non dette.
Che dirvi di più? Angela è Angela, sempre e comunque una garanzia!
Vivamente consigliato.
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