mercoledì 27 marzo 2019

Recensione di "Margherita e punto"


Buongiorno cari Book Lovers! Oggi, in collaborazione con l'autrice, vi presentiamo la recensione del suo breve romanzo "Margherita e punto".








Titolo: Margherita e punto
Editore: Amazon Media EU
Lunghezza: 48 pagine
Dove acquistare: Amazon







Questa non è una favola per bambine!


O meglio, non per le bambine cui stai pensando, quelle che saltano nelle pozzanghere, si sbucciano le ginocchia, strillano e fanno i capricci. E nemmeno quelle occhialute che se ne stanno sedute in un cantuccio, con un libro da colorare tra le mani. 



Questa è una favola per la bambina che è dentro di te, quella che ne ha viste tante, ne ha passate tante, e ad ogni brutto colpo è sopravvissuta. Quella che per proteggersi ha cercato un nascondiglio in fondo al cuore e vi si è rannicchiata. Quella che si mette le mani sugli occhi, per non assistere alle brutture del mondo che la circonda. 



Ecco, questa favola è per quella bambina, e se avrai la voglia, la pazienza e la costanza per arrivare fino in fondo a queste pagine te ne accorgerai… oh sì che te ne accorgerai, e finalmente la vedrai tornare a sorridere. 








Margherita e punto è un racconto breve, una favola delicata che racchiude un importante messaggio.
Il romanzo inizia raccontando l'infanzia di Margherita: mentre i due fratelli maggiori erano sempre lodati dai genitori per le loro capacità, Michelangelo, l'artista e Nicholas, lo sportivo, lei veniva sempre presentata come Margherita e... punto, senza aggiungere altro, nessuna lusinga o elogio, come se non avesse doti o personalità. Lei  ha sempre cercato di compiacere i genitori in ogni modo, anche giocando con i fratelli, pur sapendo in partenza che non avrebbe mai vinto. Lei doveva sempre cercare di far felici gli altri, mai se stessa. Ogni tentativo però risultò vano e a lungo andare, questi atteggiamenti lasciarono il segno su di lei.

L’esistenza di Margherita, da quando ne aveva memoria, era fatta di questo: ansia, senso di colpa, senso d’inadeguatezza.

Ormai divenuta adulta, vive l'amore e il rapporto con l'altro sesso in maniera disastrosa. Molti dei suoi ragazzi l'anno lasciata perché non volevano una relazione seria o perchè i loro bisogni non combaciavano con quelli di Margherita; quando sarà lei stessa a lasciare il suo ultimo fidanzato, si renderà conto di cosa si prova ad essere dall'altra parte, ma capirà anche che se manca compatibilità, pur essendo difficile, bisogna lasciar andare una persona, per il bene di entrambi.
Margherita ha sempre sofferto di solitudine e di insicurezza; solo la sua amica Eleonora è in grado di capirla e cerca di darle la scossa per farla uscire dal guscio, di farle vedere oltre le etichette che lei stessa si è messa addosso.

In Margherita c'è sempre stata una zona d'ombra, inaccessibile, fatta dei segni del passato, di piccole e grandi delusioni, di rimpianti, di rimorsi.

Ed è così che, nella solitudine del suo appartamento, Margherita si trasforma... in una bellissima gerbera rossa! 
Ed ora come farà? Qualcuno si accorgerà della sua assenza? Sarà importante la sua presenza per qualcuno?
E quella voce che la chiama e sente le sue parole non dette?
Ed è in queste nuove sembianze, senza potersi muovere o parlare, che si ritrova ad osservare il mondo da una prospettiva diversa e finalmente comprende cos'è davvero importante nella vita.
Voi per scoprirlo e per sapere come andrà a finire, dovrete leggere il romanzo!

Lettura molto scorrevole con narrazione in terza persona che intrattiene il lettore come se stesse ascoltando una favola.
Nonostante possa sembrare un libro per bambini, questo romanzo è una vera e propria chicca, che porta a interrogarsi e a riflettere sul rapporto con la famiglia e su ciò che pensiamo di noi stessi, fino ad arrivare al finale e scoprire la morale della favola.
Lettura piacevole e consigliata.












Anche per oggi è tutto, alla prossima!

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