giovedì 3 ottobre 2019

Review Tour di "Blind Kiss" di Irene Pistolato


Buongiorno cari lettori, oggi partecipiamo al Review Tour di "Blind Kiss" di Irene Pistolato, organizzato da Darcy Edizioni.
Vi consigliamo di continuare a leggere perché dopo la nostra recensione, ci sarà una piccola sorpresa per voi!




Titolo: Blind Kiss
Autore: Irene Pistolato
Editore: Darcy Edizioni
Genere: New Adult/Sport romance
Data di uscita: 26 settembre
Costo: in promo fino al 26 a € 0,99, poi, € 2,99; cartaceo € 16,00
Link d'acquisto: ebook






Per Giacomo Martini il nuoto è tutta la sua vita.
Arrivato in Florida grazie a una borsa di studio per meriti sportivi, deve faticare più di altri per conciliare studio e sport. Le sue giornate seguono delle rigide regole, non esce spesso e non ha tempo per le feste. Quando, però, si trova a una di queste, cade subito vittima di uno stupido scherzo. Viene rinchiuso in uno stanzino, bendato e con i polsi legati. C’è una sola regola da rispettare: baciare la prima ragazza che lo trova.
Isabelle Ross ha una cotta per Giacomo dalla prima volta che l’ha visto al campus, ma non ha mai avuto il coraggio di avvicinarsi per paura di un suo rifiuto. Appena scopre che è proprio lui la vittima designata della serata, prende il coraggio a quattro mani ed entra nella stanza con l’intenzione di liberarlo. Quando Giacomo le chiede quel bacio, tentenna per un istante prima di cedere. Non può sprecare l’unica occasione che avrà per baciare il ragazzo che adora.
La sua voce, il profumo, quei baci fanno perdere la testa al nuotatore italiano che vuole scoprire chi ha di fronte. Isabelle, presa dal panico, fugge prima che possa liberarsi per paura di leggere delusione nei suoi occhi.
Può un bacio dato a una sconosciuta sconvolgere a tal punto da non pensare ad altro?







Isabelle Ross, vive a Melbourne, in Florida, ha 20 anni e studia psicologia alla Florida Institute of Technology; è una ragazza schiva e riservata, che non ama mettersi in mostra o andare alle feste. Ha una migliore amica, April, fidanzata con suo fratello Riley, di qualche anno più grande.
Isabelle, Izzy per gli amici, ha una fissazione o, meglio, una debolezza: un ragazzo di nome Giacomo Martini.
Ogni volta che se lo trova davanti o, che lo incrocia per caso, perde la facoltà di parola e le cedono le gambe, trasformandosi in un burattino inanimato.

Sì, il mio corpo perde ogni capacità motoria quando i miei occhi incontrano la figura di Giacomo Martini. Perdo anche l’uso della parola e del raziocinio , purtroppo. Frequento il Tech da due anni e sono due anni che ho una cotta tremenda per lui. Peccato che non sappia nemmeno della mia esistenza. È un nuotatore professionista, ha in testa solo il nuoto e le gare , quando non si allena, studia.

Giacomo Martini, 21 anni, originario di Milano, grazie a una borsa di studio si è trasferito a Melbourne per studiare ingegneria, ed è all'ultimo anno alla Florida Institute of Technology. Pratica nuoto a livello agonistico e, le sue giornate, sono scandite da dure sessioni in palestra, allenamenti in vasca e lezioni in facoltà.
Nel suo fitto calendario di impegni, non sono contemplate feste, bevute con gli amici o qualsiasi genere di distrazione o divertimento, ragazze comprese.




Nonostante frequenti il campus da più di due anni, per Giacomo, Isabelle Ross non esiste ma, tutto cambia quando, una sera, si lascia convincere dal fidato amico e compagno di squadra, Alan, a partecipare a una festa.
Divenuto la vittima sacrificale della serata, preso di mira dai "bulli" della situazione che lo ritengono troppo pieno di sé, viene legato, bendato e rinchiuso in uno sgabuzzino dove, le regole del gioco prevedono che, la ragazza che lo troverà, dovrà baciarlo e liberarlo.
Il fato vuole che, Isabelle, seduta in disparte sulle scale, ascolti uno stralcio della conversazione tra Dean e i suoi amici e corra in aiuto del povero Giacomo.
Il ragazzo, sentendo aprirsi la porta, gioca d'anticipo e chiede alla ragazza se intende baciarlo o liberarlo.
Come potrete immaginare, Isabelle è combattuta, perché potrebbe essere la sua unica occasione per poter baciare il ragazzo di cui è innamorata, senza svelare la sua identità.
Osare o, fare la cosa giusta?
Isabelle spegne il cervello e si avventa su quelle labbra così invitanti e seducenti e, inspiegabilmente, Giacomo ricambia il bacio, chiedendole addirittura di liberarlo per approfondire ulteriormente la "conoscenza", attratto come una falena dalle sue labbra, dalla sua voce e dal suo profumo.

Non gli permetto di terminare questa frase assurda. Poso la bocca sulla sua, in modo delicato. Forse questa è la mia unica occasione per baciare Giacomo e non voglio sprecarla. Tanto lui non sa chi sono, non ho motivo di vergognarmi di niente in questo momento. È solo un bacio casto a fior di labbra. Almeno lo era prima che Giacomo mi chiedesse il permesso di approfondirlo. Ora le nostre lingue si stanno studiando lente, il bacio è languido, dolce e io non capisco più niente. In questo momento so cosa significa avere le gambe di gelatina. Quando le nostre labbra si dipartono, sono completamente senza fiato.


Izzy, però, presa dal panico, allenta le corde che legano le mani al ragazzo e scappa prima che, quest'ultimo, riesca a liberarsi e a vedere il suo aspetto.
Ma di cosa ha paura Isabelle?
La risposta è molto semplice e la possiamo trovare nella lista di "5 motivi per cui Giacomo Martini non si accorgerà mai di me" che ha redatto: a parte futili motivi come, le mie labbra non sono belle, ho un fisico a clessidra e i miei occhi sono troppo scuri e poco interessanti, quello che colpisce il lettore è la sua totale convinzione di non essere alla sua altezza.
Eppure, Izzy, è estremamente intelligente, brillante, ironica, divertente e leale, tutte qualità che un bravo ragazzo come Giacomo, non può che apprezzare.
Liberatosi finalmente di corde e benda, si ritrova a rincorrere quella ragazza che, in un attimo, è riuscita a stregarlo.
Purtroppo, di lei, non c'è alcuna traccia, datasi alla macchia tra i tanti presenti alla festa.
Giacomo non si da pace, continua a pensare a quelle labbra, al suono del suo nome pronunciato da quella sconosciuta, a quel profumo invitante e a quella pelle così morbida, da iniziare a prestare attenzione a tutte le ragazze che gli si avvicinano, nella speranza di riconoscere quella che lo ha risvegliato dal suo torpore e gli ha rubato il cuore.
Un giorno, durante un allenamento, nota Isabelle seduta sugli spalti intenta a guardarlo e, subito, pensa che sia una bellissima ragazza ma, lei, quando si accorge di essere osservata, scappa immediatamente.
Questo comportamento insospettisce a tal punto Giacomo, da indurlo a credere che la sconosciuta misteriosa, sia proprio quella ragazza schiva e riservata, così, inizia a indagare per scoprire il suo nome.
Si presenta a una festa sulla spiaggia dove spera di poterla incontrare di nuovo ma, è costretto ad assistere a uno squallido spettacolino, dove Izzy, viene infastidita dal ragazzo più popolare del campus, Mark Edges, noto per la sua indole da dongiovanni.
Sarà proprio Edges a servire su un piatto d'argento, il nome di Isabelle,  a Giacomo.
Dopo aver fatto qualche ricerca, si presenta nel ristorante del padre della ragazza, dove lei lavora come cameriera, dando il cambio al fratello; non potete immaginare al sorpresa di Izzy, quando se lo ritrova davanti.
Peccato che a rompere le uova nel paniere a Giacomo, ci si metta proprio Mark che, a quanto pare, non riesce ad accettare il rifiuto della ragazza.
Credete che sia interessato a lei?
Niente di più sbagliato! Deve solo mettere una spunta sulla lista delle ragazze con cui è stato a letto e, Isabelle, è entrata nel suo mirino.
Non immaginate cosa accadrà?
Mark, quando si accorgerà che Izzy è entrate nelle grazie del bel nuotatore, ingaggerà una vera e propria competizione, arrivando a stalkerare in ogni modo la ragazza e giocando dei tiri non indifferenti al rivale ma, Giacomo, fermo nei suoi propositi, cerca di non farsi coinvolgere, dedicando tutte le sue attenzioni a Isabelle.

«Che intenzioni hai, Martini?» Mette subito le carte in tavola, senza girarci troppo intorno. Di sicuro non gli dirò proprio un bel niente. Sono affari miei ciò che voglio fare con Isabelle e non devo rendere conto a nessuno, tantomeno a lui che se la vuole solo portare a letto. «Nessuna» rispondo intrecciando le dita sopra il tavolo. Mark mi ride in faccia, sprezzante. «Ti ho visto che le tenevi la mano. Non sono un coglione.» Ah no? Avrei qualcosa da ridire su questo punto e anche Alan, a quanto pare.

Giacomo, vedendo che Izzy continua a fuggire per le famose insicurezze che si porta dentro, le propone un accordo: trenta giorni nei quali frequentarsi e imparare a conoscersi.
Come sarà andata a finire al termine del tempo pattuito? Mark si sarà dato per vinto?
Tocca a voi scoprirlo!!!

Romanzo intenso, che cattura il lettore sin dalle prime battute, tenendolo incollato alle pagine con il fiato sospeso, sino alla fine. Lo stile di scrittura di Irene è scorrevole e pulito e grazie al pov alternato, riesce a raccontare la storia a 360 gradi, facendoci vivere le emozioni di entrambi i protagonisti.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati ma, ha fatto un lavoro eccellente con Isabelle e Giacomo, costruendo mattone dopo mattone, dei tratti caratteriali particolari e attribuendo loro dei valori che al giorno d'oggi, sono stati perduti.
Giacomo è il classico bravo ragazzo, affezionato alla famiglia, agli amici, dedito allo studio, che si impegna nello sport senza mai lamentarsi. Nonostante il suo bell'aspetto, non si pavoneggia e non cerca, a tutti i costi, di stare al centro dell'attenzione, se non nei momenti in cui è in vasca, dove ama primeggiare. Onesto e leale, farà di tutto per proteggere le persone che ama e a cui è legato.
Isabelle, è una ragazza molto simpatica ed estroversa, ha sempre la battuta pronta, è sfrontata ma, non ama troppo stare in mezzo alla gente e non ha per niente stima di sé stessa, nascondendo tante fragilità. Ha un legame speciale con la sua famiglia e con la sua migliore amica, April.
Irene, è riuscita a fare in modo che, anche i personaggi secondari, spicchino all'interno della storia, attribuendo ad ognuno di loro un ruolo fondamentale e indispensabile per i due principali.
Una lettura che merita di essere scoperta e assaporata dall'inizio alla fine. Vivamente consigliato ma, non adatto a un pubblico troppo giovane, in quanto contiene scene di sesso esplicito!!!
Concludiamo la nostra recensione con una citazione che ci ha colpito particolarmente:

«Sei una ladra di cuori, Isabelle. Hai rubato il mio cuore quando mi hai lasciato in quello sgabuzzino.»












Il romanzo di Irene ci ha colpito a tal punto che, abbiamo deciso di chiederle un'intervista per poter scoprire ulteriori dettagli.

Ciao Irene, grazie per aver accettato di partecipare a questa breve intervista.

Di solito iniziamo chiedendo all’autrice di presentarsi ma, nel tuo caso, siamo sicure che i nostri lettori ti conoscano già bene, quindi, ti andrebbe di condividere con noi qualcosa che non sappiamo di te? Una cosa particolare che non hai mai raccontato, una tua passione?

Ciao ragazze e grazie dell’ospitalità, è sempre un piacere essere qui con voi. Una cosa particolare, vediamo… ho iniziato a scambiare lettere con ragazze da ogni parte del mondo a quattordici anni e grazie alla corrispondenza ho conosciuto delle persone fantastiche con le quali interagisco tuttora. Alcune di loro le ho anche incontrate di persona ed è stato meraviglioso. 

Concentriamoci ora su Blind Kiss. Come e da cosa è nata l’idea per scrivere questo romanzo?

“Blind Kiss” è nato da una semplice domanda: “Perché non scrivi una storia con protagonista un nuotatore?”. La storia di Giacomo & Isabelle si è fatta così subito strada nella mia testa e ho dovuto scriverla.

Come Love Dribble, anche Blind Kiss è uno sport romance: come mai questa scelta? Ti appassionano questi sport? Era una sfida o qualcosa di diverso?

Diciamo che per me è più una sfida, una terra inesplorata perché non sono mai stata appassionata di uno sport in particolare. Ognuno di loro ha il proprio fascino ed è bello scoprire sempre qualcosa di nuovo durante le ricerche in fase di scrittura.

Sappiamo che tieni particolarmente a questo libro: per quale motivo?

Lo sento più mio di altri forse perché è stato pubblicato poco dopo la fine della sua stesura ed è come se fossi ancora dentro alla storia.

In Blind Kiss hai creato due protagonisti con un carattere “particolare” e dei valori profondamente radicati, cosa che al giorno d’oggi, è raro trovare. Qual è il messaggio che vuoi far passare?

Hai ragione, sono rari da trovare, ma è non impossibile. Ragazzi con valori tanto profondi esistono davvero e quando li incontri ne resti quasi sorpreso perché non sei abituato alla gentilezza, alla cortesia, alle belle parole, e ti rendi conto che il mondo sarebbe migliore se ci fossero più giovani così.

Ti rivedi in qualcuno dei personaggi del romanzo?

Mi rivedo in Isabelle con le sue mille insicurezze. Diciamo che c’è sempre un po’ di me nei personaggi femminili delle mie storie.

Quali difficoltà hai incontrato durante la stesura?

Ho trovato qualche difficoltà nel descrivere le scene in piscina, ma documentarmi è stato divertente e ho imparato un sacco di cose.

Dopo un periodo in cui pubblicavi in Self, sei ritornata in Darcy Edizioni: com’è stata la tua esperienza?

Con Darcy Edizioni mi sono trovata benissimo fin dalla prima pubblicazione con “Love Dribble”. Mi sento parte di una famiglia ed è una sensazione fantastica.

Se dovessi consigliare uno scrittore emergente: Self Publishing o casa editrice? E Perché?

Secondo me bisogna provare entrambe le strade, ci sono pro e contro in ogni caso. Ho avuto belle e brutte esperienze con entrambe. Con il Self Publishing decidi tu ogni cosa, hai la libertà di pubblicare quando vuoi e scegliere tutti i dettagli, cosa che non puoi fare con una casa editrice. Con una C.E., però, puoi ottenere più visibilità. 

Questa è una domanda che ti rivolgo da scrittrice alle prime armi. Utilizzi una tecnica particolare per scrivere, come ti organizzi il lavoro? Quale consiglio daresti per riuscire a scrivere una scena “fisica” in modo da renderla fluida e scorrevole?

Non ho una tecnica particolare per scrivere, vado a braccio. Non faccio mai una scaletta perché non la seguirei. Ci ho provato più di una volta, ma proprio non riesco. I miei personaggi decidono di testa loro! Secondo me il modo più “semplice” per scrivere determinate scene è immaginarle e poi descriverle a parole, anche se spesso nella testa sembrano migliori che sulla carta.

Abbiamo visto un post su Instagram nel quale dichiaravi di aver appena terminato la stesura di un nuovo romanzo. Puoi accennarci già qualcosa? Hai altri progetti in ballo? Farai incontri o presentazioni nei quali i tuoi fan possano conoscerti e incontrarti?

Ho dei progetti in ballo al momento, ma non posso ancora parlarne. Posso dire, però, che a novembre uscirà un mio romanzo natalizio, ormai è un appuntamento fisso visto il mio amore per il Natale. Non ho incontri o presentazioni in programma, non saprei nemmeno da che parte iniziare, la mia timidezza mi frena. Se però dovessero passare nella mia pasticceria, elargirei sorrisi e parlerei volentieri dei miei romanzi davanti a un piatto di pasticcini e un cappuccino ;)


Ringraziamo Irene per essere stata così disponibile e averci raccontato qualcosa di più su se stessa e sui suoi metodi di scrittura.


Anche per oggi è tutto, alla prossima!

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