Buongiorno affezionati Book Lovers! Oggi vi propongo un post un po' diverso dal solito: dopo aver divorato l'ultimo romanzo di Melissa Spadoni, in collaborazione con l'autrice e la casa editrice ho avuto il piacere di poter intervistare Fanny e Sloan, i protagonisti di Frammenti! Quindi proseguite la lettura per leggere l'intervista e a seguire nel post trovate la mia recensione. Buona lettura!
Titolo: Frammenti
Autore: Melissa Spadoni
Editore: Leggereditore/Fanucci
Data di uscita: 22 dicembre 2018
Fanny, 29 anni, è una ragazza come tante altre. Lavora in un cinema multisala, esce ogni tanto con le amiche, le piace correre, cucinare e coccolare il suo fedele cane Magnus. Sembra felice, senza particolari problemi, ma nessuno sa che in realtà Fanny è in fuga. Sono dieci anni che si nasconde in una città che non è la sua, dieci anni che osserva allo specchio una persona che non riconosce più e che mente, anche sul proprio nome, a chiunque incontri. Quando è ormai convinta di essere finalmente al sicuro, di aver ingannato tutto e tutti, la sua vita apparentemente tranquilla inizia piano piano a sgretolarsi. Prima con il sopraggiungere di Sloan, un vicino di casa misterioso e sospetto che Fanny non riesce proprio a capire né tantomeno a evitare; poi con l’arrivo di un nuovo, piccolo e orribile frammento proveniente proprio da quel passato che si è tanto sforzata di seppellire.
Riuscirà Fanny a sconfiggere i demoni che da dieci anni governano i suoi incubi e a ricomporre tutti i frammenti della propria vita per tornare, finalmente, la vera sé stessa?
Benvenuti Fanny e Sloan, e grazie per aver accettato di essere intervistati dal nostro blog. Iniziamo subito con le domande:
1) Per iniziare ecco una domanda semplice: Fanny ti andrebbe di parlarci del tuo cane Magnus? Del rapporto che avete e come ti senti avendolo accanto?
Certamente! Io amo parlare del mio Magnus! Vedi… il mio cucciolone è con me sin dal mio arrivo a Saint Cloud. Avevo sempre desiderato un cane, ma i miei genitori non ne volevano sapere, perché convinti che poi non gli avrei dedicato le dovute cure. E forse all’epoca avevano ragione loro. Ma ora le cose sono molto diverse e io sono maturata molto.
Magnus è un coinquilino fantastico. Oltre a essere un perfetto sistema di allarme, è anche un’ottima compagnia. Gli piace dormire sul lettone con me, anche se poi occupa più del settantacinque percento del letto; adora le coccole dietro le orecchie e sul pancione strabordante e, se fosse per lui, mangerebbe ogni cosa. Soprattutto i miei biscotti. Così faccio sempre in modo di averne di adatti ai cani appresso, quando faccio merenda o colazione, altrimenti mi da il tormento.
Magnus non è semplicemente un cane. Magnus è un fedele compagno. Un’ancora che mi aiuta non solo a sentirmi più sicura e protetta in casa mia. Mi aiuta a non sentirmi sola, in questa vita che per diversi motivi, mi ci fa sentire spesso e volentieri. Senza il mio cucciolone divora biscotti, pane e croste di pizza, io credo sarei impazzita molti anni fa. Sono felice di averlo trovato. O che lui abbia trovato me.
2) Per Fanny. Cosa ti manca della tua vecchia vita e cosa invece ti piace di quella attuale e cosa ti manca di ciò che eri e di quello che sei diventata?
Semplice. Della mia vecchia vita mi mancano Eliza e Leonard. I miei genitori. Cerco di sentirli ogni volta che posso, ma per ovvi motivi, non riesco a farlo tanto quanto vorrei. E comunque, non è mai come vederli, abbracciarli e farsi coccolare da loro.
Della vecchia me credo che non mi manchi poi molto. Questa esperienza mi ha aiutata a crescere, a maturare, a crearmi una corazza dura che mi permette di sopravvivere. Sembra quasi assurdo, ma tutto questo mi ha facilitata nel crescere come mai avrei sospettato fino a dieci, undici anni fa.
Forse però, pensandoci bene, c’è una cosa che mi manca della vecchia me. Mi manca la sua spensieratezza e la sua fiducia nel mondo e nelle persone.
3) Sloan ci racconteresti il primo incontro con Fanny dal tuo punto di vista? Siamo proprio curiose!
Oh, sì… come dimenticare quel momento! Stavo lavorando alla preziosa Harley. Il mio gioiello. La luce dei miei occhi assieme alla macchina. Quando vengo distratto da un secco bussare alla serranda del garage. Non avevo proprio idea di chi potesse essere, e francamente ero molto sul chi vive. Non aspettavo visite e non conoscevo nessuno in quel cavolo di paese sperduto in mezzo alla neve. Così, quando alzo la serranda e me la sono trovata davanti, con i suoi occhialoni stile nerd (palesemente finti) posati sul naso a patata arrossato dal freddo, lo sguardo affilato e circospetto e la bellissima bocca carnosa e rosata di natura dischiusa, mentre non faceva nulla per nascondere il dettaglio che mi stava squadrando in lungo e in largo… io ho dovuto lottare con tutto me stesso per non ghignare come un felino che sta per acciuffare una piccola e sexy topolina. È inutile nascondere il dettaglio che l’ho sempre reputata bellissima sin dalla prima volta che ho incrociato il suo sguardo, e che, da quando mi sono trasferito, non ho smesso un solo attimo di osservarla e di tenerla sott’occhio. Ma per ovvie ragioni, dovevo tenerla lontano da me, così ho fatto di tutto per risultare antipatico e stronzo. Non che mi ci voglia chissà quanto, lo so. E poi è stato spassoso vederla prendere fuoco e infuriarsi! Sospettavo fosse una tipa tosta, una che non si fa mettere sotto da un uomo, né da nessun altro, ma in quel momento ho anche capito quanta forza e fuoco avesse nelle vene. E mi è piaciuta ancora di più!
Certo! Non ho saputo resistere da fare il bastardo… mi viene naturale a volte… però è anche vero che, di nuovo solo e al sicuro da occhi indiscreti, mi sono mangiato tutti i suoi biscotti nel giro di dieci minuti. Seduto con le chiappe al freddo pavimento in cemento del garage, con la schiena adagiata contro la serranda, il sorriso che non accennava ad andarsene dopo quell’imprevisto primo incontro-scontro e le sue paroline taglienti. Deliziosi… e non solo loro.
4) Fanny ci vorresti parlare della tua amica Adrianna e del rapporto che avevi con lei?
Adry era fantastica. Non so se vi è mai capitato di incontrare una persona e di entrare subito in sintonia. Di capire che potevi parlarle di ogni cosa, perché non ti avrebbe mai giudicato. Perché non l’avrebbe mai rivelato a nessuno. Una persona che, anche se la conosci da nemmeno un mese, è esattamente come se la conoscessi da dieci vite. Ecco. Con Adry è stato così. Lei era come una parte di me. Dividevamo non solo la stanza al convitto, ma anche i pensieri e i sogni. Parlavamo di ogni cosa e ridevamo tantissimo. Era come una sorella e mi manca ogni giorno come se fosse il primo.
5) Quanto è stato difficile affrontare la sua perdita e poi decidere di lasciare la tua casa e la famiglia?
È stato come perdere un pezzo fondamentale di me. Il frammento che mi rendeva umana e viva. E per molti, moltissimi anni, ho creduto che non lo avrei mai più ritrovato. E magari, fino a poco tempo fa, non l’avevo mai nemmeno affrontata davvero la sua morte. L’avevo solo seppellita sotto la cenere del mio dolore e di ciò che ero un tempo. Ma, anche se decidere di lasciare la mia casa è stata una delle cose più difficili e spaventose che io abbia mai dovuto fare, forse è stato anche l’inizio del mio viaggio per affrontare ogni cosa e cercare di diventare una nuova versione di me stessa.
6) Per Fanny: quanto ha influito l'intera vicenda sui rapporti con gli altri in termini di fiducia nel prossimo? E come cerchi di gestire la cosa?
Neanche a dirlo, ma la fiducia non so più cosa sia. Fatico molto a donarla, ed è per questo che per anni io non ho mai avuto una relazione con l’altro sesso. Come potevo? Non solo io non riuscivo più a fidarmi del prossimo, soprattutto se maschio, ma non potevo nemmeno essere completamente sincera su niente che mi riguardasse. E come avrei potuto costruire un rapporto di qualunque tipo? Per tanto tempo ho sempre guardato tutti con diffidenza e sospetto, per ovvi motivi certo! Però mi è mancato costruire un vero rapporto con qualcuno. Magnus andava bene fino a un certo punto, dopotutto!
7) Sloan anche se non ne vuoi parlare, c'è almeno una cosa che ci vuoi dire sulla tua vita privata e sul tuo passato?
Tutto quello che posso e voglio dirvi, è che non sono più ciò che ero a vent’anni. La vita mi ha cambiato molto. Mi ha indurito e affilato il carattere. E forse non solo quello. Ho dovuto affrontare sfide difficilissime, e molte di queste sto ancora tentando di superarle.
8) Domanda per entrambi: cosa vi piace e cosa non vi piace dell'altro? Elencate almeno tre cose per punto.
Fanny: Per quanto riguarda me, è molto semplice. Di Sloan non sopporto il suo maschilismo, la sua arroganza e il suo essere sempre così dispotico.
Sloan: A parte che dovevano esserci anche tre complimenti, e io qui non li vedo, ma siccome sono “magnanimo” (segnatelo Fanny, così lo potrai dire dopo) io passerò oltre e lascerò il mio elenco.
Dunque, Fanny è assolutamente una ragazza invadente, acida e permalosa. Non le si può dire nulla che subito mi da del maschilista, quando è più che evidente che io ho ragione. Perché ho quasi sempre ragione. Ma è anche incredibilmente forte, e per sopportare uno come me, ce ne vuole di forza. Poi è assolutamente sexy quando impugna un’arma. Mai visto niente di più eccitante in tutta quanta la mia vita! E, per finire, un suo pregio è che quando mi guarda riesce ad andare oltre a molte cose e difetti a mio dire insormontabili. E più lei mi guarda così, più mi fa sentire bene. Mi fa sentire uomo.
Fanny: E va bene… non posso ignorare le tue parole a questo punto e sono a dir poco sorpresa da tanta sincerità! E non nascondo che sono un po’ arrossita. Così ammetterò che oltre ai suoi duemila e più difetti, Sloan sa essere dolcissimo. Un vero orsacchiotto quando vuole! Tutto da stringere, baciare e coccolare. E mi piace il fatto che riesce a farmi sentire costantemente protetta e al sicuro con lui accanto. E non mi ci sentivo da molto, troppo tempo. E ammiro e apprezzo ogni giorno di più il suo coraggio indomito. Non ce ne sono molti di uomini come lui, lo riconosco. E mi dispiace dirvelo, signore, ma questo è già stato preso! È proprietà privata!
9) A primo impatto, cosa vi ha colpito fisicamente dell'altro?
Fanny: Beh… è inutile nascondere che il suo fisico possente, tutto muscoli guizzanti e tatuaggi, mi abbia lasciata stordita e con una discreta salivazione alla bocca. Ma sono i suoi occhi color mirtillo ad avermi stregata. Così intensi, profondi e in essi potevo leggerci un mondo infinito che, all’inizio non capivo come mai, mi attirava verso di lui senza possibilità di tornare indietro.
Sloan: Come ogni uomo che si rispetti, in Fanny ho guardato, in ordine: seno, sedere e viso. Non mi vergogno ad ammetterlo! E Fanny ha ogni cosa al posto giusto e della dimensione perfetta per me. Tonda e sinuosa. Ma confesso che è stata la sua bocca a darmi il colpo di grazia. Carnosa. Perfetta. Sensuale. Una di quelle bocche che non fanno che tormentarti e piegarti sulle ginocchia pur di averne un assaggio.
10) Che cosa vi spaventa di più?
Fanny: La possibilità di perdere anche lui per causa mia. Non sopravvivrei questa volta.
Sloan: Non sopporto l’idea di perderla. È il frammento più importante di ciò che mi rende vivo.
Grazie per il tempo che ci avete dedicato!Ed ora amici lettori, se l'intervista non vi ha ancora convinti a leggere Frammenti, spero lo farà la mia recensione!

Scappa, scappa, scappa e non guardarti indietro! Questo è cio che Fanny pensa continuamente: è spaventata, terrorizzata perché qualcuno la perseguita; la paura è così forte da farle abbandonare la casa nella quale é cresciuta e fuggire lontano per non mettere in pericolo le persone a lei care.
Sono passati 5 anni da quel giorno e Fanny lavora in un cinema multisala e ha come compagno di vita Magnus, un cagnolone tutte coccole. Ma quella paura di essere seguita quando cammina da sola per strada, o quei rumori strani che percepisce la notte, la perseguitano.
"Non ho fatto altro che sobbalzare a ogni più piccolo scricchiolio di assestamento della casa. A ogni mugolio di Magnus che sognava, molto probabilmente, di rincorrere un’enorme coscia di tacchino. A ogni più piccolo verso di animale selvatico fuori dalla mia finestra. Ogni mormorio dentro la mia testa."
"Lo so che sembro paranoica, ma ho i miei buoni motivi per esserlo."
Ma chi c'è nella casa accanto? Qualcuno si è appena trasferito e la spia dalla finestra?
Sono passati 5 anni da quel giorno e Fanny lavora in un cinema multisala e ha come compagno di vita Magnus, un cagnolone tutte coccole. Ma quella paura di essere seguita quando cammina da sola per strada, o quei rumori strani che percepisce la notte, la perseguitano.
"Non ho fatto altro che sobbalzare a ogni più piccolo scricchiolio di assestamento della casa. A ogni mugolio di Magnus che sognava, molto probabilmente, di rincorrere un’enorme coscia di tacchino. A ogni più piccolo verso di animale selvatico fuori dalla mia finestra. Ogni mormorio dentro la mia testa."
"Lo so che sembro paranoica, ma ho i miei buoni motivi per esserlo."
Ma chi c'è nella casa accanto? Qualcuno si è appena trasferito e la spia dalla finestra?
Così Fanny decide di preparare una scatola di biscotti fatti in casa e portarla al vicino per sondare il terreno. Ma dopo aver bussato alla porta, si troverà davanti una montagna di muscoli e tatuaggi e due occhi blu come mirtilli che la fissano incorniciati da capelli biondo grano. Oltre ad essere scorbutico e sgarbato, questo Maciste, si permette anche di mettere in dubbio la bontà dei suoi biscotti! Senza neppure presentarsi, la caccia alla svelta per tornare alle sue riparazioni. Tutto ciò manda Fanny su tutte le furie, facendola intestardire ancora di piú: deve assolutamente tenere sotto controllo il nuovo vicino!
"Appena la porta si apre e la luce del fiacco sole invernale illumina l’interno del garage, io posso constatare che il mio nuovo vicino è un figo spaziale.
Una montagna più alta di me (e già io come donna sono piuttosto alta), con due spalle che potrei usare come panca per sedermi, braccia super muscolose che potrebbero benissimo stritolarmi e spaccare un masso da cento chili, piene di tatuaggi... lo so con certezza perché, nonostante il freddo fottuto che c’è qui, lui indossa una t-shirt grigia completamente chiazzata di grasso di motore. Biondo come una bella pinta di birra fresca, con i capelli rasati ai lati e leggermente più lunghi al centro. Occhi di un particolarissimo blu che ricorda un cestino pieno di mirtilli, che mi fissano seri, impassibili e illeggibili, mettendomi parecchio in soggezione."
«Che dovrei farci con i biscotti?»
Toh! Sa parlare!
«Mangiarli?» Scuoto la scatola agitando il suo contenuto, richiamando così ancora di più l’attenzione di Magnus, che ora ha le orecchie super dritte e si lecca il muso.
«Non accetto cibo dagli estranei» sentenzia incurvando la bocca piacevolmente piena in un mezzo sorriso impertinente.
«Grazie. E ora...» Si allontana per rientrare nel garage. «Prima che irrompessi con le tue lagne, stavo facendo una cosa molto importante» inizia ad abbassare la saracinesca arrugginita e cigolante. «Bye, bye!» Mi fa dono di un veloce occhiolino con gli occhi che sprizzano ilarità e poi bang! Svanisce dietro la serranda con un forte botto. Lasciandomi qui. In giardino. Da sola con Magnus.
"Ma brutto cafone, arrogante, imbecille imbecille di un pezzo di cacca fumante e gigante!
Sbuffo dal naso come una locomotiva a vapore, giro i tacchi e a passo stizzito mi riavvio in casa, sbattendomi pesantemente la porta alle spalle non appena sono certa che sia entrato anche il mio cane.
È ufficiale.
Il mio nuovo vicino non mi piace.
Nemmeno un misero pochino.
Dovrò tenerlo sotto stretta sorveglianza, questo è certo."
"Appena la porta si apre e la luce del fiacco sole invernale illumina l’interno del garage, io posso constatare che il mio nuovo vicino è un figo spaziale.
Una montagna più alta di me (e già io come donna sono piuttosto alta), con due spalle che potrei usare come panca per sedermi, braccia super muscolose che potrebbero benissimo stritolarmi e spaccare un masso da cento chili, piene di tatuaggi... lo so con certezza perché, nonostante il freddo fottuto che c’è qui, lui indossa una t-shirt grigia completamente chiazzata di grasso di motore. Biondo come una bella pinta di birra fresca, con i capelli rasati ai lati e leggermente più lunghi al centro. Occhi di un particolarissimo blu che ricorda un cestino pieno di mirtilli, che mi fissano seri, impassibili e illeggibili, mettendomi parecchio in soggezione."
«Che dovrei farci con i biscotti?»
Toh! Sa parlare!
«Mangiarli?» Scuoto la scatola agitando il suo contenuto, richiamando così ancora di più l’attenzione di Magnus, che ora ha le orecchie super dritte e si lecca il muso.
«Non accetto cibo dagli estranei» sentenzia incurvando la bocca piacevolmente piena in un mezzo sorriso impertinente.
«Grazie. E ora...» Si allontana per rientrare nel garage. «Prima che irrompessi con le tue lagne, stavo facendo una cosa molto importante» inizia ad abbassare la saracinesca arrugginita e cigolante. «Bye, bye!» Mi fa dono di un veloce occhiolino con gli occhi che sprizzano ilarità e poi bang! Svanisce dietro la serranda con un forte botto. Lasciandomi qui. In giardino. Da sola con Magnus.
"Ma brutto cafone, arrogante, imbecille imbecille di un pezzo di cacca fumante e gigante!
Sbuffo dal naso come una locomotiva a vapore, giro i tacchi e a passo stizzito mi riavvio in casa, sbattendomi pesantemente la porta alle spalle non appena sono certa che sia entrato anche il mio cane.
È ufficiale.
Il mio nuovo vicino non mi piace.
Nemmeno un misero pochino.
Dovrò tenerlo sotto stretta sorveglianza, questo è certo."
Fanny è pronta per uscire per una serata tra ragazze, con le due colleghe di lavoro che può quasi definire delle amiche, nonostante siano all'oscuro dei suoi segreti. Stasera si vuole proprio divertire un po'! Appena esce di casa però, le cade automaticamente l'occhio sulla finestra del vicino, solo per tenerlo d'occhio, ma di certo non si aspettava quella scena da togliere il fiato: Maciste nudo fino alla vita che dà le spalle alla finestra, che visione!
"Tutto questo perché sto fissando una figura appena comparsa alla finestra che affaccia verso di me.
Maciste.
Nudo.
Almeno fino alla vita, da lì in poi vedo spuntare l’inizio di un asciugamano nero. E comunque lo tiene un po’ troppo basso visto che distinguo perfettamente l’inizio del sedere e persino la linea che separa quelle due mezzelune di marmo!
Oh. Santo. Dio. Di. Tutti. Gli. Oreo!
Dovrei schiodare da qui e soprattutto dovrei smetterla di fissarlo con occhi sbarrati fino a farmi male alle palpebre, ma una curiosa forza magnetica mi trattiene incollata a quella schiena ampia, muscolosa, sulla quale intravedo dei segni neri che deduco essere tatuaggi e qualcos’altro. Forse vecchie cicatrici, ma non ne sono sicura."
Mentre si rilassa al pub però la ragazza si sente osservata, si guarda attorno e incontra due occhi blu che la fissano con insistenza da lontano... È di nuovo il vicino! E non sarà la prima volta che se lo ritrova silenzioso alle spalle: mentre corre insieme a Magnus, fuori dal supermercato...
Ma cosa vorrà da Fanny? La sta per caso pedinando?
"Tutto questo perché sto fissando una figura appena comparsa alla finestra che affaccia verso di me.
Maciste.
Nudo.
Almeno fino alla vita, da lì in poi vedo spuntare l’inizio di un asciugamano nero. E comunque lo tiene un po’ troppo basso visto che distinguo perfettamente l’inizio del sedere e persino la linea che separa quelle due mezzelune di marmo!
Oh. Santo. Dio. Di. Tutti. Gli. Oreo!
Dovrei schiodare da qui e soprattutto dovrei smetterla di fissarlo con occhi sbarrati fino a farmi male alle palpebre, ma una curiosa forza magnetica mi trattiene incollata a quella schiena ampia, muscolosa, sulla quale intravedo dei segni neri che deduco essere tatuaggi e qualcos’altro. Forse vecchie cicatrici, ma non ne sono sicura."
Mentre si rilassa al pub però la ragazza si sente osservata, si guarda attorno e incontra due occhi blu che la fissano con insistenza da lontano... È di nuovo il vicino! E non sarà la prima volta che se lo ritrova silenzioso alle spalle: mentre corre insieme a Magnus, fuori dal supermercato...
Ma cosa vorrà da Fanny? La sta per caso pedinando?
«Okay... punto tuo sul fatto delle allergie. Ma punto mio per quanto riguarda la visita. Si chiama fare del buon vicinato!» Cerco di mantenere un’espressione neutra e impassibile.
Lui pare riflettere su un qualche suo pensiero particolare succhiandosi e mordendosi il voluttuoso labbro inferiore.
inferiore. Poi, risolto il suo personale arcano, torna a sorridere e muovendo passi decisi mi si accosta. Spalla contro spalla. Il mio cuore salta un battito strangolandomi l’aria in gola per l’improvvisa e inaspettata vicinanza con il suo corpo, il suo calore e il suo profumo fresco.
«Va bene... e come lo chiami il fissarmi mentre sono mezzo nudo? Anche questo è fare buon vicinato?» Non aspetta che io ribatta con qualcosa. Sono troppo nel pieno della mia umiliazione e lui ne è ben consapevole. Così, ridacchiando tra i denti, mi supera e se ne va.
Un omicidio avvenuto a poca distanza da dove vive Fanny, viene collegato al caso irrisolto della morte della sua migliore amica del college, catapultandola indietro nel tempo, nei ricordi e nel terrore C'è veramente un serial killer che si aggira indisturbato da dieci anni? E dopo tutto questo tempo, c'è ancora Fanny nel suo mirino?
Sloan, così si chiama Maciste, un giorno si offre di riassestare il portico e la casa di Fanny che stanno cadendo a pezzi, e siccome la ragazza non può permettersi di pagare un professionista, il sexy e schivo vicino le chiede di essere ricompensato in un altro modo...No, ma cosa avete capito?! Sloan vuole solo dei pasti sani, cucinati in casa e non cibo d'asporto! Una proposta davvero stramba ma che fa un po' insospettire Fanny.
"Magnus si è seduto davanti a me, e anche lui mi pare proprio in attesa. Forse di un mio comando per attaccare l’improvviso molestatore.
Croc croc croc... gli affondi pesanti delle sue scarpe sul marciapiede innevato sono sempre più vicini e paiono proprio rallentare in mia prossimità.
Il groppo in gola è sempre più voluminoso.
Mi soffoca.
Il cuore mi esplode nelle orecchie.
Lo stomaco si contorce dalla paura, come se fosse completamente avvinto nella morsa di un serpente.
Croc croc croc.
Un nuovo respiro che però si mozza in gola.
Croc croc croc.
Deglutisco e strizzo gli occhi.
Croc croc croc.
Agito un po’ la bomboletta e tolgo il tappo facendolo scivolare nella mia tasca.
Croc croc croc.
Respiro.
Croc croc croc.
Respiro.
Croc croc croc."
L'attrazione e la passione tra i due ragazzi, prendono presto il sopravvento. A Fanny sembra di conoscere Sloan da tempo, e con lui accanto, si sente serena e protetta. Ma il killer è sempre in agguato e ritorna a spedire messaggi inquietanti alla ragazza, scatenando in lei il bisogno viscerale di scappare lontano.
Con quei presupposti, come può il rapporto con Sloan diventare qualcosa di duraturo?
Se però analizziamo il comportamento di Sloan, ci accorgiamo che qualcosa non quadra: misteriose commissioni, si irrigidisce a determinati contatti fisici e glissa sempre sulle domande personali.
Che cosa nasconde?
Fanny non è più sicura di potersi fidare ciecamente di lui, soprattutto quando il killer riesce ad entrare indisturbato in casa sua per lasciarle un chiaro avvertimento: "ti ho trovata e sto arrivando!"
Con quei presupposti, come può il rapporto con Sloan diventare qualcosa di duraturo?
Se però analizziamo il comportamento di Sloan, ci accorgiamo che qualcosa non quadra: misteriose commissioni, si irrigidisce a determinati contatti fisici e glissa sempre sulle domande personali.
Che cosa nasconde?
Fanny non è più sicura di potersi fidare ciecamente di lui, soprattutto quando il killer riesce ad entrare indisturbato in casa sua per lasciarle un chiaro avvertimento: "ti ho trovata e sto arrivando!"
"Nessuno è mai stato in grado di mandarmi così in confusione come questo bestione accanto a me!
Mi confonde. Mi destabilizza. Mi manda in poltiglia il cervello con tutti questi suoi messaggi confusi!
Mi odia, non mi odia. Mi vuole, non mi vuole.
Se continuiamo così rischio di fondere i neuroni."
Mi confonde. Mi destabilizza. Mi manda in poltiglia il cervello con tutti questi suoi messaggi confusi!
Mi odia, non mi odia. Mi vuole, non mi vuole.
Se continuiamo così rischio di fondere i neuroni."
Faccio i miei più sentiti complimenti a Melissa Spadoni che è stata in grado di unire in modo davvero eccellente, la parte thriller a quella romance, sexy e divertente, che di solito caratterizza i suoi romanzi!
La storia è interamente raccontata dal punto di vista di Fanny ma l'autrice inserisce sparse qua e la delle parti, dei ricordi che risalgono a dieci anni prima dandoci, senza mai svelare troppo, dei piccoli indizi che ci permettono, ma solo alla fine, di avere il quadro completo.
La lettura è molto scorrevole e intensa, mi ha tenuta con il fiato sospeso e incollata alle pagine fino alla fine, divorando in poco tempo tutto il romanzo.
La lettura è molto scorrevole e intensa, mi ha tenuta con il fiato sospeso e incollata alle pagine fino alla fine, divorando in poco tempo tutto il romanzo.
I due protagonisti sono ben delineati. Fanny con ciò che ha passato è diventata una donna forte, che nonostante la paura, ha deciso di restare da sola per difendere le persone che ama, e pronta a lottare per difendersi. Sloan, dietro alla maschera da uomo burbero e sexy, nasconde delle fragilità che solo insieme a Fanny, riuscirà ad affrontare. Adoro questi due protagonisti perchè sono stati in grado di farmi ridere e tremare insieme a loro.
Wow! «Possiedi la macchina di Dean Winchester?» mormoro colpita.
«La macchina di chi?» risponde lui senza guardarmi, ma sistemando con cura i sacchetti sui sedili neri posteriori.
«Ignorerò questa tua uscita infelice...»
Spero tanto che Melissa scriva presto altri romanzi con elementi thriller come questo, perché la ragazza ha talento! Quindi non lasciatevi sfuggire l'opportunità di leggere questa storia!
Wow! «Possiedi la macchina di Dean Winchester?» mormoro colpita.
«La macchina di chi?» risponde lui senza guardarmi, ma sistemando con cura i sacchetti sui sedili neri posteriori.
«Ignorerò questa tua uscita infelice...»
Spero tanto che Melissa scriva presto altri romanzi con elementi thriller come questo, perché la ragazza ha talento! Quindi non lasciatevi sfuggire l'opportunità di leggere questa storia!
A presto!
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