martedì 5 febbraio 2019

Recensione di Una Cenerentola a Manhattan di Felicia Kingsley

Buongiorno cari lettori, avevo iniziato questo romanzo parecchio tempo fa, subito dopo la sua uscita, ma per dare priorità alle collaborazioni ho dovuto accantonarlo. Finalmente sono riuscita a dedicargli la giusta attenzione.
Chi non ha sognato sin da bambina un amore romantico come quello delle fiabe? E qual'è la fiaba per eccellenza? Quella di Cenerentola, ovviamente.







Titolo: Una cenerentola a Manhattan
Autore: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 8 novembre 2018


Romantico 
Divertente 
Esilarante

Autrice del bestseller Matrimonio di convenienza

“Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.

Il nuovo spumeggiante, romantico romanzo di Felicia Kingsley

Non serve sognare per vivere una favola.






Riley, ventisettenne newyorkese, è una ragazza brillante con una valigia di sogni nel cassetto, ma un passato travagliato alle spalle.
All'età di cinque anni perde la madre e a breve distanza, il padre decide di risposarsi con Mathilda, una donna fredda, con poco istinto materno e due orribili figlie al seguito: Annie e Jenny. In poco tempo le sorellastre prendono possesso delle stanze, degli armadi e dei giochi di Riley, costringendola a passare il suo tempo in soffitta, che diventò la sua cameretta a tutti gli effetti.
A dieci anni perse anche il padre e ricevette il colpo di grazia quando Mathilda, decise di vendere la sua casa per trasferirsi in un moderno attico nell'Upper East Side, strappandola dai suoi ricordi e allontanandola dalle uniche due persone che ancora la fanno sentire amata, Deva e Karl, i suoi vicini di casa.
Gli anni passano, Riley è cresciuta e ha finalmente l'occasione per allontanarsi da Mathilda e costruirsi un futuro: è stata ammessa alla Columbia University.
E' una notizia meravigliosa ma per poter realizzare il suo sogno, c'è ancora uno scoglio da superare: affrontare Mathilda e chiederle i soldi per poter frequentare l'università.
La scaltra Mathilda aveva messo le mani su tutti i beni materiali e non del defunto marito, e non aveva nessuna intenzione di dividerli con la sua figliastra; anzi, le rinfaccia tutti i soldi che ha dovuto sborsare per il suo mantenimento dalla morte del marito, perché a detta sua, non c'è alcun fondo, nessuna casa o bene a nome della ragazza, solo il cinquanta percento delle quote di Stylosophy, il mensile che i genitori di Riley avevano creato per parlare al pubblico femminile, di moda e bellezza. Mathilda si mostra comunque comprensiva con lei, offrendosi di aiutarla in cambio delle sue quote di Stylosophy, così dopo aver ereditato le quote dal defunto marito, acquisite anche quelle di Riley, sarebbe diventata l'unica proprietaria della società. Riley non riesce a crederci, le sembra di vivere in un incubo, ma se vuole cercare di cambiare il suo futuro e inseguire il sogno di diventare giornalista, non ha scelta. Deve sottostare al ricatto di Mathilda.
Gli anni dell'università furono i migliori della sua vita e ora, con una laurea in mano, non le resta che tornare alla sua vecchia vita. Arrivata nell'attico di Mathilda però, scopre che non c'è più la sua stanza e viene invitata a trovarsi un altro posto in cui vivere, ma non solo, la donna le rinfaccia tutti i soldi spesi per i suoi studi, dichiarando che è arrivato il momento di ripagarla per gli sforzi fatti, lavorando gratuitamente al giornale.
In poche parole divenne lo schiavetto personale della matrigna e delle sorellastre e per riuscire a pagare l'affitto e il suo mantenimento, fu costretta a trovarsi altri lavori.
Jesse Showtime Crawford è il direttore di XLnce Magazine, una rivista maschile on-line che negli ultimi anni è ruscita ad affermarsi, sfidando colossi come GQ e Men's Health. Partito da Concord, New Hampshire con un'idea, grazie al suo intuito e all'innata capacità di capire prima di altri cosa piace alla gente, Jesse è riuscito a costruire un impero. Con l'aiuto dell'amico Donovan, responsabile della pubblicità del magazine, è in tratativa con marchi prestigiosi come Pepsi e Coca-Cola per uno spazio nella loro home page. Dopo anni di duro lavoro, la svolta è finalmente arrivata.
Una delle punte di diamante di Jesse, è la rubrica "Maschi contro femmine" che ogni lunedì pubblica un articolo di Ray Mullighan che spara a zero sulle donne, e come ogni settimana, la rete del Magazine collassa per le troppe visualizzazioni.
Devo ammettere che attendevo con ansia gli articoli di Ray per farmi delle grosse risate e nonostante abbia l'intento di demolire la nostra categoria, molte delle cose scritte hanno un fondo di verità.
La mia preferita? Assolutamente questa.

La cacciatrice di dote.
Questo è un esperimento sociale: fuori da un bar, un tizio anonimo, non troppo attraente e in camicia hawaiana, invita una passante giovane e carina a unirsi a lui per un caffè. Lei lo guarda disgustata dicendo di essere fidanzata. Lui insiste, vorrebbe conoscerla meglio, ma lei replica con un secco no. Il nostro amico non molla, tentando una terza volta, con il risultato di beccarsi una minaccia di denuncia. Lui quindi si arrende, saluta la ragazza, le porge umili scuse e SALE SULLA FERRARI parcheggiata davanti al bar.
Neanche fosse stata colpita da una botta in testa, la ragazza sfoggia il suo miglior sorriso, e con la voce flautata di un angelo torna dal nostro eroe dicendogli di non avere impegni, e di essere libera anche per la cena. Neanche nel Klondike hanno trovato l’oro così in fretta. La cacciatrice di dote è quella che prima di darti il suo numero vuole sapere il tuo indirizzo, che lavoro fai, quanto guadagni e da che famiglia provieni. È quella che prima di un regalo a tre zeri non concede niente di più di un bacio (senza lingua). È quella che piange alla vista di un contratto matrimoniale, perché se vuoi farglielo firmare, significa che non la ami abbastanza. È quella che lo succhierà al vostro migliore amico se è più ricco di voi. È quella che vi conviene tenere alla larga. 

Ray Mullighan, da Maschi contro femmine.

Ora immagino che vi starete chiedendo cosa hanno in comune Riley e Jesse. Beh, non è ovvio? A parte la passione per il giornalismo, le loro strade saranno destinate ad incrociarsi. Basta solo attendere il momento giusto et voilà, ecco i nostri protagonisti.


E il momento giusto sarà il GMG (Global Media Gala), uno dei più grandi gala al quale partecipano i più grossi esponenti dell'editoria.
Vi starete chiedendo cosa ci faccia Riley ad un evento di questa portata. Domanda più che lecita.
Facciamo un piccolo passo indietro.
Dovete sapere che la passione di Riley per la scrittura è nata quando era piccola, in quella soffitta sgangherata, dove per passare il tempo, inventava e scriveva delle storie. Crescendo, ha iniziato a scrivere un romanzo che però, per poco tempo a disposizione o per paura di non essere all'altezza, giace ancora incompiuto.
Saranno Deva e Karl a incoraggiarla a terminarlo e ad aiutarla ad apportare le modifiche necessarie. Il suo obbiettivo è Broke Firth, un famoso editore, che a quanto pare parteciperà a quel gala.
Il piano di Riley è semplice: andare al GMG con una chiavetta con sopra il suo romanzo, intercettare Firth, lasciargli la chiavetta e andarsene.
Mathilda le aveva promesso che sarebbe potuta andare con lei e le gemelle al gala ma purtroppo, non aveva previsto che la matrigna le avrebbe rovinato il vestito e si sarebbe rimangiata la parola, assegnandole una miriade di incarichi dell'ultimo minuto.
Per fortuna al suo fianco ha degli amici straordinari che credono in lei e farebbero di tutto per aiutarla; Romeo, il capo stylist della rivista, si occupò del trucco, parrucco e del vestiario di Riley, mentre Deva le offrì il suo invito al gala. Romeo aveva fatto un lavoro eccellente, le aveva messo delle extension per allungare il suo caschetto biondo, un trucco impeccabile con tanto di ciglia finte, un vestito principesco azzurro d'alta sartoria prestato da Deva, e ai piedi, un paio di scarpe arrivate da poco dalla Francia: The Dream di Louboutin. La fortuna era dalla sua parte perché si trattava di un ballo in maschera e fino alla mezzanotte sarebbe stata relativamente tranquilla. Riuscita ad entrare senza troppi problemi, si mette alla ricerca dell'editore ma impiega parecchio tempo ad individuarlo. Una volta trovato, mette in atto il suo piano: fa finta di scivolare dai gradini e si accascia a terra ai piedi di Firth, che da vero gentil'uomo la soccorre, e lei ne approfitta per far scivolare la chiavetta nel taschino della sua giacca. Lo ringrazia, si scusa e sta per congedarsi, ma la sicurezza la blocca chiedendo di verificare il suo invito perché hanno ragione di credere che ci siano degli imbucati. Mathilda è proprio li accanto e la sua copertura sta per saltare, ma un uomo dal fascino magnetico, che la stava osservando da un po', arriva in suo soccorso, dichiarando che Riley è la sua accompagnatrice.
Non immaginate di chi sto parlando?
Si, proprio di lui, il nostro bel Jesse Crawford.
Sarà stato lo scenario da favola, la musica, le luci soffuse o il mistero di non sapere chi si nasconde dietro la maschera, ma tra i due scossa la scintilla e si abbandonano a baci appassionati.
E fu così che nacque la storia della principessa (Riley) e del pirata (Jesse).

C’era qualcosa in lei di diverso da tutti gli altri. Tutti annoiati, tutti presi a bisbigliare con i loro gruppetti lanciando occhiatine in tralice ai rivali storici, ma lei no. Lei vibrava di un’energia unica, con quel sorriso spontaneo che irradiava luce. Nonostante la mascherina che le copriva il volto e la distanza che lo separava da lei, riusciva a vedere che nel suo sguardo c’era un fuoco. Sì, lei era l’unica tra tutti che sembrava essere a quella festa per un motivo: non per pavoneggiarsi e raccogliere complimenti, ma per qualcos’altro che la faceva brillare.

Tra chiacchiere, risate e una romantica passeggiata al chiaro di luna, il tempo è volato e l'orologio batte la mezzanotte; viene così annunciato il momento di togliere le maschere e per Riley quello di dileguarsi.
Esce di corsa dal parco, scende per prendere la metropolitana con Jesse a inseguirla, cercando di fermarla stringendola tra le sue braccia, ma la ragazza si libera dalla sua presa e sale in carrozza. Mentre le porte si chiudono, le rimane una gamba incastrata e nel tentativo di liberarsi, le cade la scarpa sui binari.
La metro si allontana e Riley osserva Jesse con la scarpa in mano.
Panico!!!!
Parliamo di The Dream di Louboutin, scarpe da trecentomila dollari. Un disastro. Mathilda l'avrebbe di sicuro uccisa, o peggio, accusata di furto e fatta arrestare!
Jesse è disperato, la sua principessa è sparita nel nulla, senza lasciargli un nome, un numero di telefono o un indirizzo per poterla rintracciare.
Non riesce a smettere di pensare a lei e il suo umore è nero, tanto da far preoccupare Zoe e Donovan; ed è quest'ultimo che gli suggerisce un'idea brillante: recarsi dal fotografo che ha fatto il servizio al GMG, che tra l'altro è una sua conoscenza, e visionare le foto scattate alla serata. Dopo una notte in bianco davanti al pc, si imbatte nella foto di una bellissima ragazza bionda, con un abito celeste, girata di spalle, intenta a varcare la soglia del GMG; la sua principessa.
Ora ha la foto e la scarpa come indizio.

Uno scatto mosso riprendeva una ragazza di schiena, intenta a varcare l’ingresso. Un vestito celeste impalpabile le svolazzava attorno, le lunghe gambe appena celate dalle trasparenze, una fluente chioma bionda dalle morbide onde danzava sulla schiena nuda. E ai piedi le scarpette scintillanti di diamanti e zaffiri. Tanto eterea e leggera che non sembrava neanche toccare terra.

Il giorno seguente la foto della sua principessa e della scarpetta smarrita capeggiava sugli schermi del One Times Square, e fu così che la storia della Cenerentola di Manhattan diventò virale. Era in ogni dove: su instagram, su facebook, su twitter, su molti quotidiani locali,  facendo in breve tempo il giro del mondo. Pazzesco!

Da quella storia aveva capito una cosa: le persone avevano bisogno di sognare e la Cenerentola di Manhattan aveva riportato romanticismo in una città indurita dal business, dal denaro e dall’ambizione.

Tutte le ragazze avrebbero voluto essere la Cenerentola di Manhattan, mentre Riley era costretta a nascondere la sua identità, perché Mathilda non aspettava altro che uscisse allo scoperto per liberarsi definitivamente di lei.
Lentamente Riley ritornò alla sua vita, cercando di dimenticare la storia della Cenerentola, ma soprattutto il suo pirata, e mano a mano che la storia procede, riusciamo anche a scoprire gli altri lavori che  è costretta a fare per tirare avanti: di sera lavora come barista al Transylvanian, uno dei locali gay più esclusivi della zona, nel week end porta a spasso Chilly e Poppy, i cani di Deva e Karl, mentre loro sono negli Hamptons, e per finire, c'è il terzo lavoro, quello segreto, scrivere per XLnce Magazine sotto le spoglie di Ray Mullighan.
Cosa? Lei spara a zero contro il suo stesso sesso?
Si, proprio così, è la sua valvola di sfogo; un modo per esternare l'opinione che si è fatta osservando donne come Mathilda, le sue sorellastre e le loro amiche e conoscenti.
Ma andiamo avanti, perché c'è ancora parecchio da raccontare.
Mentre è di turno al Transilvanian, Riley si imbatte in Jesse e Donovan. E' una serata particolare al locale ed è stata costretta ad indossare uno striminzito vestitino da pornocameriera in similpelle che lascia molta carne scoperta. Parliamo di un locale gay, quindi è relativamente tranquilla, ma il suo abbigliamento non  lascia indifferente il nostro Jesse, che ha tutto fuorché del gay.
Cercando di togliersi dalla testa la sua principessa, della quale non si ha alcuna notizia, e credendo che Riley sia lesbica, decide di abbordarla e farle vedere cosa si prova a passare la notte con un uomo.

Si era fissato con una meravigliosa sconosciuta che non si era mai più fatta viva e questo scotto lo stava dilaniando. Gli serviva qualcosa di stimolante, qualcosa che lo distraesse dal pensiero fisso della sua principessa. Qualcosa di forte, una sfida. Jesse continuava a osservare la barista incapace di staccarle gli occhi di dosso. Il suo corpo seminudo era uno spettacolo, questo era certo, eppure era rapito dal suo viso. C’era qualcosa in lei che lo aveva catturato, ma non sapeva dire cosa o perché.

E la notte è stata davvero di fuoco, ma il risveglio per Jesse non è stato dei migliori, scoprendo dapprima di essersi dato da fare con una ragazza etero al cento per cento e subito dopo, venendo sbattuto fuori di casa mezzo nudo.
Jesse non poteva di certo immaginare di aver stretto di nuovo tra le braccia la sua principessa e Riley, che lui fosse il suo pirata!
Con l'intento di fargliela pagare per averlo ingannato, il giorno successivo Jesse si ripresenta a casa sua, e dopo un esilarante scambio di battute, il risultato è un'altra bollente notte di sesso, che diventerà poi una terza e una quarta.

Era forse la trentesima porta, o la quarantesima, a cui bussava, quando una ragazza bionda, con un taglio corto e sbarazzino, succinta in pantaloncini da corsa e T-shirt della Columbia University aprì la porta.
«Mi devi un pompino», esordì Jesse guardandola negli occhi con ferocia. Per tutta risposta, Riley richiuse la porta, facendolo sobbalzare all’indietro.

«Qualcosa mi dice che non mi hai perdonata». «No. Affatto». Lui si lasciò sfuggire un sorrisetto furbo. «Sei in debito con me». «In maniera relativa o assoluta?». A quella bizzarra domanda Jesse rimase interdetto. «Che cosa stai dicendo?!». «Relativamente a te sono in vantaggio, forse hai ragione. Ieri notte ho approfittato di un equivoco e ho goduto molto più di te, ma se guardi la cosa in una prospettiva più ampia, sulla scala di un’intera vita sessuale, credo di non sbagliarmi se dico che tu rimani comunque in vantaggio rispetto a me!». «Mi prendi per il culo?».

Mano a mano che i due ragazzi si frequentano però, si lasciano andare a intime confidenze e iniziano a conoscersi meglio, scoprendo di avere molte cose in comune e iniziando ad apprezzare la reciproca compagnia.
Si staranno mica innamorando?
Può darsi. Chi lo sa?
Di sicuro le cose cambiano quando Riley scopre The Dream in camera di Jesse e capisce che lui è il suo pirata.
Sarebbe tutto perfetto, lui inizia davvero a piacerle e lei è la principessa della quale è tanto ossessionato, ma non può esporsi per ben due motivi: se rivelasse di essere la principessa, Mathilda la farebbe arrestare per furto e per seconda cosa, lei è Ray Mullighan!!!!!
Vi assicuro che ci sono ancora un sacco di cose da dire, una marea di sfide e imprevisti da affrontare ma giunti a questo punto, tocca a voi proseguire.
Si sa che le bugie hanno le gambe corte e cosa succederà quando le bugie di Riley crolleranno come un castello di carta?
Jesse sarà in grado di capire le sue motivazioni e perdonarla?
Come finirà la loro "storia"? Sarà scoppiato l'amore o solo una gran bella storia di sesso e amicizia?
E come se la caverà con Mathilda?
Vi lascio con un'ultima domanda: ci sarà il lieto fine oppure questa versione rivisitata non lo prevede?
Tante domande alle quali troverete una risposta solo leggendo questo splendido romanzo.


Ho una predilezione per i romanzi scritti in prima persona e che alternano il punto di vista tra i vari personaggi; questo romanzo è scritto in terza persona e all'inizio ho storto un po' il naso, lo ammetto, eppure ho dovuto ricredermi. Felicia è stata una vera scoperta! Il suo stile narrativo è fluido e impeccabile, non ha lasciato neanche un tempo morto nel racconto, che invece è fresco e incalzante. Non avrei mai smesso di leggere, tanto mi ha rapito la trama.
Partendo dal fatto che è una rivisitazione in chiave moderna di Cenerentola, della quale conserva molti elementi, la Kingsley è stata in grado di personalizzare la storia, aggiungendo la giusta dose di suspance  e di intrighi. Potrebbe aver creato un nuovo genere letterario, una via di mezzo tra un thriller e un Romance. Davvero geniale!
I personaggi sono stati studiati con cura, hanno tutti personalità ben definite. Credo di non essermi mai immedesimata tanto in un personaggio. Ho adorato Riley in ogni suo aspetto e sfaccettatura, scoprendo di avere molte cose in comune con lei, come la testardaggine e la forza di non mollare neanche difronte alle difficoltà, e lei ne ha davvero passate tante. Abbiamo persino in comune la passione per gli Oasis e mi sono ritrovata come una stupida alle undici di sera su youtube ad ascoltare Live Forever!
Jesse è un personaggio maschile che adoro, perché nonostante sia un bel ragazzo e ne sia consapevole, riesce a rimanere con i piedi per terra e fedele ai suoi ideali. Adoro il suo linguaggio genuino e a tratti colorito. In poche parole è un personaggio popolare e non impostato.
Ho apprezzato che Felicia abbia affiancato a Riley dei personaggi che la sostengano giorno dopo giorno; se da un lato ha perso tutti gli affetti, dall'altra ha trovato un sacco di amici che credono in lei e che riescono a sopperire a tale mancanza, giocando un ruolo fondamentale dall'inizio alla fine del racconto.
Potrei definire questo romanzo un piccolo capolavoro! Mi ha lasciata con la bocca aperta e il cuore carico di emozioni.
Complimenti a Felicia Kingsley, che dopo questo romanzo entrerà a titolo onorario nelle mie autrici preferite.
Non credo serva dirvi che ve lo consiglio!










Alla prossima!

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