Buongiorno cari lettori, eccoci a un'altra tappa della rubrica "La vostra voce" , un'idea nata in collaborazione con il blog Un tè con la Palma, per dare voce e spazio ai vostri scritti.
Autrice: Brunella Giovannini
Editore: Leucotea
Genere: Romanzo
Pag. 170
Prezzo € 15,90
Link d'acquisto: ebook; cartaceo;
«Dottoressa Ferretti!»
Era l'avvocata civilista Giuditta Restani, si conoscevano
ormai da diversi anni, avevano collaborato a controverse cause di divorzio con
figli minori contesi tra i genitori e nel tempo, tra loro era nato un bel
rapporto di amicizia.
«Ciao Giuditta! Tutto bene? Posso offrirti un caffè?»
«Ne
ho proprio bisogno! Ti trovo in forma, ancora tutta abbronzata... Come sono
andate le tue vacanze in Provenza?»
«Le
mie vacanze in Provenza? Alla fine si sono trasformate in una settimana a
Positano ai primi di settembre.»
«Tutt'altra
destinazione quindi, spero non ci siano stati problemi con tua figlia...»
«No,
la situazione di Gloria sembra sotto controllo anche se gli ultimi esami
denotano una variazione dei valori, speriamo bene... La scelta di Positano è
dovuta al ritrovamento di un oggetto antico che ha scombussolato tutti i nostri
piani, te ne parlerò in un'altra occasione, è una storia un po' lunga...»
II
...Alberta raggiunse il reparto dove era ricoverata sua
figlia e la trovò intenta ad osservare delle immagini sul tablet.
«Ciao Gloria, come stai? Cosa stai guardando di
interessante?»
«Ciao mà, non sto male, sono solo stanca di stare qui. Il
primario ha detto che tra qualche giorno forse mi manda a casa, speriamo...
Stavo guardando le foto delle nostre vacanze a Positano e ti dirò che sento un
po' di nostalgia, mi piacerebbe prima o poi ritornare in quella splendida
località...»
«A
proposito delle nostre vacanze... Ti ricordi quel negozio di souvenir in cui un
giorno mi sei venuta a cercare? Qualche giorno fa ho incontrato la proprietaria
qui a Reggio e mi ha raccontato alcune cose molto interessanti...»
«Cioè...
?» Chiese incuriosita Gloria.
«Rosaria,
così si chiama, mi ha detto che sua nipote Pamela si era trasferita in Emilia e
ha partorito in questo ospedale, ma è morta durante il cesareo. Ho cercato
informazioni e sono certa che quella ragazza fosse tua madre...»
Gloria
cercò di rimanere impassibile ma dentro di lei nuotava un mare di emozioni. Da
quando qualche anno prima, i genitori l'avevano messa al corrente di essere
stata adottata quando aveva pochi giorni di vita, lei aveva cercato di dare un
volto alla sua madre naturale e più volte si era chiesta come aveva potuto
abbandonarla. Considerava però un grande dono, essere stata accolta da una
famiglia che la circondava di amore.
«Mi
dispiace sia morta... anche se in certi momenti ho creduto di odiarla, senza
sapere chi fosse. Io ho sempre avuto solo una madre e sei tu...»
«Dovremmo
sempre conoscere la storia delle persone, prima di giudicare. Lei aveva solo
diciotto anni e ha affrontato molte difficoltà per portare avanti la gravidanza
da sola e lontano dalla sua famiglia. C'è un'altra cosa che devi sapere, il
parto era gemellare e tu hai una sorella...»
«Co...
come una sorella? Dove è? Tu la conosci?»
«Ho
avuto modo di incontrarla qualche giorno fa nell'ambito del mio lavoro e sono
rimasta sconcertata quando mi sono resa conto che ti somigliava tantissimo e
c'erano molti punti in comune con te, ad esempio la stessa data di nascita e il
fatto che anche lei è stata adottata. Ho parlato con sua madre e sono state
fatte delle ricerche, oggi abbiamo avuto la conferma...»
Per
qualche minuto Gloria rimase in silenzio con lo sguardo fisso verso la
finestra, doveva assimilare la sconvolgente notizia appena appresa.
Quella
sera stessa, in un'abitazione situata sulle prime colline reggiane, si
affrontava lo stesso argomento e Claudia con tatto e delicatezza, mise al
corrente la figlia dell'esistenza di una sorella gemella. Se in primo momento
la notizia parve non destare nessun commento e nessuna reazione, con il
trascorrere dei minuti, Vania si riprese dallo choc e cominciò a tempestare la
madre di domande:
«Dove
vive? Come si chiama? Come hai fatto a scoprire che ho una sorella?»
Pazientemente
la donna raccontò le vicende accadute nei giorni precedenti spiegando che tutto
ebbe inizio dall'incontro con la psicologa, era lei infatti la madre dell'altra
ragazza.
«Ecco perché appena mi ha visto, ha avuto una
strana reazione...»
«Certamente è rimasta colpita, in seguito mi ha detto che somigli tantissimo a sua figlia ed era da poco stata messa al corrente dell'esistenza di una gemella. Ora però c'è qualcosa ancora che devi sapere: Gloria è gravemente malata e una delle poche possibilità per riuscire a debellare la malattia è il trapianto di midollo osseo sempre che si riesca a trovare un donatore compatibile, cosa non semplice. Credo che tu possa essere la soluzione di questo problema, sempre se sei disposta a sottoporti al test e se idonea, proporti come donatrice.»
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