Buongiorno cari lettori, oggi vogliamo parlarvi de "Le nostre prime sette volte" di Bianca Marconero, un romanzo che abbiamo atteso a lungo perché curiose di scoprire finalmente cosa si nascondesse dietro i comportamenti di Alex e Alice. Vogliamo precisare che per leggere questo romanzo, non è necessario aver letto quelli precedenti.

Titolo: Le nostre prime sette volte
Autore: Bianca Marconero
Editore: Self Publishing
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 14,90
Data di uscita: 15 ottobre
Link d'acquisto: ebook; cartaceo
«Io dovrei proprio licenziarti, Alice». «Lo hai già fatto sei volte, Alex». «Speriamo che la settima sia quella buona». Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti. Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar. Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo? Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.
Le nostre prime sette volte racconta la storia di Alessando Francalanza Visconti e Alice Baker. Questi due personaggi li abbiamo conosciuti in "Non è detto che mi manchi", ma ci preme sottolineare che, per poter leggere questo romanzo, NON SERVE aver letto i romanzi precedenti. Alessandro, facendo parte di un'importante famiglia proprietaria di un grosso gruppo editoriale, è considerato il Golden Boy italiano, lo scapolo e il playboy più ambito.
Lui è a capo di alcune riviste del gruppo e conosce Alice durante un colloquio per Lollipop, un mensile dedicato esclusivamente a un targhet giovanile. La cosa divertente è che, mentre Alice ha avuto un colpo di fulmine per Pietro Foscarini, il giorno del colloquio, Alex prova sentimenti contrastanti per lei: se da un lato la ritiene una ragazza insignificante, priva di gusto per il vestire e monocolore, dall'altro, pensa che abbia due occhi incredibili e fantastica su come dovrebbe portarsela a letto.
Nonostante Alice combini un guaio dietro l'altro, non abbia filtri tra cervello e bocca e, spesso, dica cose sconvenienti, ha un talento mostruoso, rivelandosi l'unica in grado di risollevare le sorti di Lollipop, quindi, Alessandro, dopo averla licenziata, è costretto a tornare sui suoi passi e offrirle un contratto a tempo pieno per dodici mesi.
«Alex, ho la sensazione che me ne pentirò».
«Anche io Alice», ammette. «Quando si tratta di te io mi pento sempre».
Questo è il momento più sincero che ci sia mai stato tra noi. Mi è chiaro che la difficoltà è reciproca. Io non lo comprendo, lui non mi capisce. Eppure nessuno dei due vuole smettere di provarci.
Comprenderete che, per ovvi motivi, non possiamo addentrarci troppo nella storia per non svelare dettagli significativi che meritano di essere scoperti e assaporati leggendo, pertanto, ci soffermeremo ad analizzare esclusivamente i loro comportamenti.
Alla base di tutto c'è un'incompatibilità di fondo tra i due protagonisti, che sfocia in accesi scontri verbali che terminano sempre allo stesso modo: il licenziamento di Alice.
Emergono inoltre, i difetti di entrambi: Alessandro, indubbiamente troppo accondiscendente, a tratti privo di scrupoli pur di raggiungere il suo obbiettivo, a volte apatico e remissivo di fronte alle varie situazioni; Alice, testarda e con la lingua tagliente che, non è in grado di gestire il suo temperamento e comprendere quando invece, è il momento di stare zitta. È chiaro che Alice, nel profondo, spera con il suo comportamento, di vedere una reazione da parte di Alessandro che, al contrario, si trasforma e si adegua alle circostanze, deludendola di continuo.
Chi diavolo è davvero la persona per cui lavoro? Appena raggiungiamo il resto della compagnia lo vedo trasformarsi per l’ennesima volta . Lo vedo sorridere e scherzare, sfoggiare quei suoi modi ammalianti. È così falso e opportunista da lasciarmi senza parole. Non è un bugiardo. È lui la bugia.
Chi diavolo è davvero la persona per cui lavoro? Appena raggiungiamo il resto della compagnia lo vedo trasformarsi per l’ennesima volta . Lo vedo sorridere e scherzare, sfoggiare quei suoi modi ammalianti. È così falso e opportunista da lasciarmi senza parole. Non è un bugiardo. È lui la bugia.
Il tutto si ripresenta al lettore, seppur in condizioni e situazioni differenti, come in loop: litigata, licenziamento, riassunzione della ragazza perché indispensabile per la rivista.
Litigare è un modo come un altro per essere vicini. La lite è una collisione. Il contatto è l’effetto collaterale.
Litigare è un modo come un altro per essere vicini. La lite è una collisione. Il contatto è l’effetto collaterale.
Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, c'è il rapporto "strano" tra Fosco e Alice che, nonostante sia perdutamente innamorato di Gaia, non riesce a fare a meno di lei, della sua vicinanza e amicizia. Se Alice ha bisogno, lui corre senza soffermarsi a riflettere, accendendo forse, una futile speranza nella ragazza e innescando in Alessandro, una sorta di gelosia e competizione.
«Dammi tempo, Alessandro», dichiara Alice, «prima o poi Fosco si sbarazzerà di gaia e lo avrò tutto per me». Lei ci marcia per non darmi soddisfazione. Fosco ride e non la prende sul serio. Eppure tra loro c'è sintonia. Complicità. Realizzo che perfino Fosco, oltre la sua esasperata monogamia, probabilmente intuisce che loro due sarebbero perfetti. davvero non è tentato? Davvero non ha voglia di provare come sarebbe? Davvero non desidera mai vederla nuda? Mi sembra inconcepibile.
E se arrivasse a farlo? Se, per esempio, la baciasse?
Mi figuro la scena. È disturbante e mi fa mancare il cuore.
Sono trascorsi tre anni e le vicende si intrecciano e ci riportano alla mente le scene di "Non è detto che mi manchi", facendoci finalmente comprendere cosa c'era dietro determinati comportamenti dei due ragazzi. Non so voi, ma noi avevamo un sacco di interrogativi e curiosità irrisolti su di loro.
Questo romanzo si è rivelato una perla rara, regalandoci un susseguirsi di emozioni incredibili. In più occasioni, avremmo voluto scuotere i due protagonisti, perché troppo testardi e fermi nella loro posizione, consigliarli di mettere tutte le carte in tavola, per le troppe cose non dette che degeneravano in futili e accese discussioni.
Abbiamo scoperto però anche un lato umano e vulnerabile di Alessandro, che si nasconde dietro l'uomo freddo che impersona nella vita di tutti i giorni.
Perché da solo io ho il controllo, vorrei dirle, perché da solo non corro alcun rischio. Perché l’unica volta che ho ceduto alla tentazione di non essere solo, ho capito anche cosa significhi essere abbandonati.
Allo stesso modo, abbiamo apprezzato i forti principi morali di Alice, sempre pronta a intraprendere una battaglia contro le ingiustizie, l'unica in grado di far ragionare Alex e tentare di fargli prendere la decisione giusta, assumendo un ruolo non solo di assistente, ma anche di consigliera, impersonando un moderno Grillo parlante.
Perché da solo io ho il controllo, vorrei dirle, perché da solo non corro alcun rischio. Perché l’unica volta che ho ceduto alla tentazione di non essere solo, ho capito anche cosa significhi essere abbandonati.
Allo stesso modo, abbiamo apprezzato i forti principi morali di Alice, sempre pronta a intraprendere una battaglia contro le ingiustizie, l'unica in grado di far ragionare Alex e tentare di fargli prendere la decisione giusta, assumendo un ruolo non solo di assistente, ma anche di consigliera, impersonando un moderno Grillo parlante.
La scrittura incalzante e pulita di Bianca, unita alle descrizioni particolareggiate, a dei personaggi ben delineati e alla possibilità di spaziare tra i sentimenti di entrambi i protagonisti grazie al pov alternato, fanno di "Le nostre prime sette volte" un romanzo che non potete esimervi di leggere e avere nella vostra libreria.
Continuate a seguirci per scoprire ulteriori dettagli su "L'ultimo bacio" in uscita il 15 novembre, perché la storia tra Alex e Alice, non è ancora giunta alla fine.
Siete curiosi di scoprire cosa avranno ancora da raccontarci?
Però forse è vero che non tutto si aggiusta. Che alcuni disastri sono irreversibili. Se bruci un fiammifero, puoi scordarti per sempre di riaverlo indietro.
Alla prossima!
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