giovedì 18 novembre 2021

Review Party "Dolce Inverno" di Irene Pistolato

Buongiorno Book Lovers! Oggi, in collaborazione con l'autrice e il blog To Live In Books, partecipo al Review Party di "Dolce Inverno", il nuovo romanzo di Irene Pistolato. Venite a conoscere il Grinch Enrico e l'elfo Anna. Buona lettura!





Titolo: Dolce inverno
Autore: Irene Pistolato
Editore: Selfpublishing
Genere: contemporary romance
Pagine: 300 circa
Prezzo: 0,99€ e-book, 10€ cartaceo
Formato: e-book e cartaceo
Data di uscita: 16 Novembre 2021




Ingredienti:
Un pasticciere entusiasta e innamorato
Una restauratrice dal sorriso contagioso
Un coinquilino fuori come un balcone
Due famiglie legate da un’amicizia di lunga data
Una manciata di vecchi e nuovi amici
Un capo scorbutico q.b.
Un pizzico di gelosia


Procedimento:
Mettete un pasticciere senza più un tetto sopra la testa e poco incline alle feste natalizie nella casa di una restauratrice che conosce da tutta la vita e che potrebbe essere un elfo perfetto per Babbo Natale. Aggiungete un coinquilino un po’ sopra le righe che anima le loro giornate, amalgamare con amici e parenti impiccioni. Aromatizzare con un capo scorbutico e all’antica e, infine, aggiungere un pizzico di gelosia. Cuocere fino al lieto fine.

Enrico è diventato pasticciere inseguendo il suo sogno e andando contro il volere del padre. Ama il suo lavoro, ma le continui liti con il suo capo poco incline alle modernità lo rendono irrequieto. Dopo l’ennesimo scontro, Enrico viene cacciato dall’appartamento che gli aveva affittato ed è costretto a cercare un nuovo posto dove stare. È Anna a offrirgli una sistemazione a casa sua, quella stessa donna che anni prima, ancora ragazzina, gli aveva rubato un pezzo di cuore. Vivere sotto lo stesso tetto non è semplice quando quel sentimento che credeva sopito riprende a divampare. Anna non è più una quindicenne che ama vestirsi da elfo il giorno di Natale, è una donna meravigliosa a cui non riesce a resistere. Allora perché non lasciare da parte ogni ritrosia per dare vita a qualcosa di magico?




Ho sempre amato il Natale, fin da piccola, e ammetto che ai pranzi natalizi dei miei mi vestivo in modo eccessivo solo per vedere la reazione di Enrico, che per me era la versione moderna del Grinch. Riuscivo sempre a strappargli un sorriso e questo mi rendeva felice.

Enrico è un pasticcere, che ha sempre avuto i genitori contrari alla sua professione. Viveva sopra la pasticceria ma il suo capo lo ha sfrattato; dove può andare a vivere? Sicuramente non dai genitori! Chiede aiuto all'amico Pierfrancesco che lo ospita solo per qualche giorno, prima che torni la fidanzata. Ed è Anna ad avere la soluzione: può ospitarlo a casa sua e non perdere l'occasione per diventare amici.
Le famiglie di Enrico e Anna sono sempre state buone amiche e i due ragazzi si sono ritrovati molto spesso durante pranzo e cene, senza mai coltivare una vera e propria amicizia.
Anna è sempre felice, autoironica e dieci anni fa Enrico aveva una cotta per lei ma se l'è fatta passare evitandola il più possibile.
Anna lavora nel negozio di famiglia e restaura i mobili.
Dopo un po' di convivenza, Enrico si rende conto che la cotta per Anna non gli è mai passata, ma sono solo amici e non vuole rovinare tutto. Da quando sta da lei non si concede più avventure, vorrebbe trascorrere tutto il suo tempo libero con Anna; se poi la gelosia prende il sopravvento, non capisce più nulla!
Anche Anna si sente attratta da Enrico, ma non crede di essere il suo tipo. Lui è sexy e può avere tutte le modelle di intimo che vuole, mentre lei è piuttosto formosa e insicura del suo aspetto. Non può assolutamente innamorarsi di Enrico! L'ultima volta che ha preso una sbandata è stato un disastro e si è ritrovata con il cuore spezzato.

«Da quando vivo qui sei stata una continua tentazione.» «Io pensavo che mi considerassi come una sorella.» Ridacchia a un soffio dalla mia bocca. «Non ti ho mai considerato tale, mai.» «Dimostramelo» lo stuzzico con un filo di voce. «Con piacere.» Le sue labbra catturano le mie e il mio mondo vacilla. Nessuno prima d’ora mi aveva baciato con così tanto ardore, come se fosse l’unica cosa che desiderasse da sempre.

Cosa succede quando un elfo di Babbo Natale e il Grinch si trovano sotto lo stesso tetto? Fanno scintille!
Anche quest'anno Irene ci regala una dolcissima storia d'amore natalizia, molto divertente e piccante, che si legge d'un fiato.

«Ti rendi conto che il tuo arnese è arrivato fino a New York? Anche il tuo culo, in effetti!» «Me ne rendo conto.» Sbuffo in modo rumoroso, roteando gli occhi in modo teatrale. «Per fortuna che faccio la mia porca figura senza vestiti.»


«Mi vuoi nella tua vita, piccolo elfo? Vuoi condividere tutto con me, soprattutto il letto?» Una risatina sfugge al mio controllo di fronte al suo sorrisetto strafottente. «Che ne dici, Anna? Ti va di saltare nel vuoto con me?» «Solo se sarai lì sotto pronto a prendermi.» «Sarò sempre pronto ad afferrarti.» Mi copre le guance con le mani. «Finché ci sarò io, non ti accadrà mai nulla, te lo prometto.» E io gli credo. Voglio farlo. «Allora saltiamo insieme, sono pronta.»

Ben caratterizzati e simpatici sia i protagonisti che i personaggi secondari.
Una menzione particolare va allo spassoso Gibo, il coinquilino strambo che non mancherà nello strapparvi una risata. Lettura consigliata per tutte le romantiche che amano le storie natalizie e le risate assicurate.

«Non ce la faccio. Sei troppo stramba con quelle orecchie a punta.» «E pensare che Enrico mi trova sexy vestita così» brontolo incrociando le braccia al petto. Lui mi guarda dal basso verso l’alto, lentamente, come se mi stesse facendo la radiografia. «Sì, in effetti quel maglioncino ti mette in risalto le tette» afferma annuendo convinto. Peccato che non si sia accorto dell’uomo alle sue spalle pronto a colpirlo tra tre…due…Il palmo della mano si schianta sul coppino di Gibo che si sposta in avanti di qualche centimetro. «Se ti becco ancora a fare commenti sulle tette della mia ragazza, ti cavo gli occhi e ci gioco a biglie, sappilo» ringhia Enrico dietro una folta barba bianca. Gibo si massaggia la parte colpita, si volta per lamentarsi, ma non appena si accorge di come è vestito, si spancia dalle risate.




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