martedì 6 ottobre 2020

Blog Tour: Estratti da "Non baciarmi... sono a dieta" di Vivian Edwards

Buongiorno cari lettori, siamo giunti all'ultima tappa del Blog Tour dedicato a "Non baciarmi... sono a dieta" di Vivian Edwards.
Oggi Vivian vi darà un assaggio della sua bravura, permettendovi di dare una sbirciatina all'interno del romanzo con qualche estratto.
Buona lettura!


«Ciao Maggie, non sei cambiata per nulla? Sì, è passato qualche anno e hai visto dove siamo arrivati?», le disse indicando il palco su cui avrebbero, di lì a poco, iniziato a sfilare le creazioni di Gabriel.

In maniera abbastanza arcigna, Maggie non perse l’occasione per rispondere a tono all’affermazione di Kate, «In effetti non sono molto cambiata, ma vedo che anche tu sei sempre la stessa», le disse spostando lo sguardo, dal volto al resto del corpo, con un lieve accenno di disgusto negli occhi.

Kate cercò di raccogliere con eleganza lo schiaffo metaforico appena ricevuto e specificò, «Sì, sono rimasta la stessa. Tu sempre sposata con Walter Rosemberg? Ho saputo del piccolo incidente con la sua segretaria. Immagino che i capelli impigliati nella zip dei pantaloni di tuo marito, proprio nel momento in cui stavi entrando nel suo ufficio, siano stati quello che si definisce…un evento sfortunato.»

Maggie incassò il colpo allontanandosi di un passo da Kate. Non la ricordava così insolente, di solito restava zitta in un angolo senza protestare. Cercò di cambiare discorso e tornare su argomenti meno insidiosi per sé e più adatti a far perdere le staffe a lei.

«Bel vestito, lo hai acquistato in un negozio per taglie forti? Ti sta molto bene».





«Grazie, è davvero gentile. Qui è davvero tutto molto buono e invitante. Il mangiare è un’arte, e se è venuta da Veniero’s, credo lei se ne intenda. Posso offrirle qualcosa?».

Ma cosa stava facendo, la stava prendendo in giro? Lui che offriva qualcosa a lei? Quegli occhi azzurri che le dicevano essere un’intenditrice? Dopo un primo attimo di perplessità, la sua insicurezza prese il sopravvento. Non stava facendo il carino con lei, la stava soltanto prendendo in giro, convinto che una come lei mangiasse tutto quello che vedeva.

«Immagino che lei si senta libero di farsi un’idea di me, semplicemente osservando lo spazio che occupo. La ringrazio ma non deve offrirmi nulla», gli disse scostandosi da lui, e tornando a guardare i dolci che a questo punto la stavano chiamando a loro, come le sirene chiamavano Ulisse.



«Hai ragione caro, presa dalla voglia di metterti a conoscenza di questa novità, ho saltato a piedi pari il fulcro della notizia. Con il vicedirettore abbiamo deciso di mettere in piedi un’inchiesta, sul motivo per cui gli obesi sono obesi».

Nathan scoppiò a ridere non nascondendo l’ilarità che stava creando in lui, quella che doveva essere una notizia bomba, «Ma stai scherzando vero? Perché gli obesi sono obesi? E non perché i biondi sono biondi o i magri sono magri. Non credo sia politicamente corretto. A cosa vorreste arrivare con questa inchiesta? E poi perché proprio io? Da quello che puoi vedere non sono l’emblema della forma perfetta».

«Fammi capire. Dovrò andare a intervistare persone sovrappeso o obese e farmi confessare qual è il loro segreto per restare o diventare come sono?», le chiese sconvolto dall’idea stessa.

«Ma certo che no! Non vogliamo rischiare qualche denuncia. Agirai in incognito in modo da carpire i loro più intimi segreti».


«Io non voglio diventare una modella nonna. Voglio solo essere normale e vorrei che la gente non mi fissasse ogni volta che mi trovo a mangiare un gelato per strada, facendomi sentire come se stessi mangiando il braccio di un bambino», le disse lei con la disperazione negli occhi.

«Ma lo vuoi capire che sei tu a vederti così? Tu sei normale! E poi a dirla tutta, quale sarebbe la taglia normale e quale quella anormale? Quindi vuoi dirmi che esiste anche un lavoro normale, una casa normale o un vestito normale? La normalità è quella che tu vuoi che sia. Se riuscissi ad accettare che sei una piacevole donna in carne, capiresti che questa è la tua normalità, come la mia è quella di essere un’arzilla vecchietta e Gabriel essere un affascinante uomo gay».

«Sentiamo, qual è il tipo per te?».

Mentre attendeva la risposta, arrivò il cameriere a portare i primi piatti. Si divisero le pietanze e Kate fece subito un godurioso boccone di rigatoni. Non appena il sapore raggiunse il cervello, si sentì immediatamente più rilassata e pronta a confessioni più intime.

«Non c’è un tipo definito. Gli occhi di quell’uomo mi hanno messo in imbarazzo. Mi ha guardato come se fossi una cosa…strana. E sai che la mia grandissima autostima, mi porta sempre a pensare male piuttosto che pensare bene».

«Kitty, i suoi occhi potranno anche averti lasciato qualche dubbio, ma il suo arnese parlava a chiare lettere».

Che poi, cosa voleva dire d’impatto? Quando aveva dovuto dare il nome al suo primo gattino, dopo averci pensato per due giorni interi, optò per un semplice micio. Inviò un messaggio a Jake, chiedendogli se micio andasse bene ma la risposta che ricevette dopo pochi secondi non lasciava spazio a interpretazioni, non è un sito porno, trova qualcosa di più appropriato.




Nathan la prese per un braccio prima che lei cadesse a terra e approfittò di quel contatto per stringerla a sé, e non darle il tempo di reagire. Posò le labbra sulle sue. Attese qualche istante una reazioni di lei che gli facesse capire che il gesto non era desiderato, e quando ebbe conferma che poteva spingersi oltre, insinuò la sua lingua nella bocca di lei. Venne preso alla sprovvista perché Kate rispose con una passione dirompente, trasformando quello che doveva essere un primo bacio di conoscenza, in un bacio da fai di me quello che vuoi.



Tutte le info sul romanzo le potete trovare qui e vi segnaliamo che potete prenotare l'ebook a questo link al prezzo di € 1,99 mentre il cartaceo sarà disponibile per l'acquisto a partire dall'8 ottobre, data di uscita del romanzo.

È stato un bel viaggio, speriamo di avervi incuriosito e che acquisterete il libro di Vivian alla quale, facciamo un grandissimo in bocca al lupo!

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