Buon pomeriggio cari lettori, oggi vi proponiamo la recensione di "Stand by me" di Bianca Marconero.
Autore: Bianca Marconero
Editore: Self Publishing
Formato: ebook su Amazon Kindle
Formato: cartaceo su Amazon
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 14,90
Data d’uscita: 15/07/2020
Gregorio ha tutto quello che gli altri vorrebbero: amici, denaro e talento nel basket. Trascorre le estati collezionando ragazze, ma finisce per rimettersi sempre con Carolina, la sua fidanzata storica, non appena si avvicina il Natale.
Non ha desideri a parte uno: vendicarsi di Arianna, la figlia del custode.
Arianna non ha niente di ciò che gli altri vorrebbero. È quasi invisibile, ha un’unica amica e un padre spesso oggetto di commenti feroci. Arianna vuole diplomarsi e trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare il college dei suoi sogni.
Ha molti desideri e una speranza: sopravvivere alla vendetta di Gregorio.
E magari scoprire perché è tanto arrabbiato con lei.
Eppure, tra una partita di basket e una corsa in moto, tra compiti in classe e feste in piscina, qualcosa nei loro sguardi comincia a cambiare. E se è vero che fuggire da quelle occhiate può sembrare doloroso, fermarsi e ricambiare rischia di essere straziante.
Perché Arianna ha un ragazzo in California.
Perché Gregorio ha già deciso di tornare con Carolina, entro Natale.
Perché, quando entrano in gioco i sentimenti, si può solo sperare di non soffrire troppo.
Una storia di amicizie che sfidano tutto, di abbracci rubati, di baci impressi sul cuore e di un odio dichiarato che però assomiglia tantissimo all’amore.
Arianna è una ragazza con la testa sulle spalle, dedita allo studio e con pochissima vita sociale; è la figlia del giardiniere di casa Debenedetti, una ragazza molto sola che può contare solo sull'unica amica che ha, Marina. Ma a sconvolgere la sua tranquilla esistenza ci penserà Gregorio, il figlio del datore di lavoro di suo padre, un ragazzo ricco, viziato, egocentrico e la sua spina nel fianco, tanté che Arianna lo soprannomina "la Bestia".
Inizialmente non potrete che odiare Gregorio perché tirerà fuori il peggio di sé con Arianna, e la cosa divertente, è che nemmeno lui sa il vero motivo di tanta ostilità; ad ogni modo, il suo unico obbiettivo è quello di rovinare e distruggere la vita della nostra protagonista.
Ma perché tanta ostilità nei suoi confronti? Inizialmente non lo avevamo capito nemmeno noi, pensavamo si trattasse dell'unico modo in cui un ragazzo annoiato come lui, esercitasse il suo potere traendone piacere. Procedendo nella lettura, però, abbiamo scoperto molti lati e sfaccettature di Gregorio, che da ragazzo stronzo e prepotente, inizia ad acquisire un certo spessore.
Ma andiamo per gradi.
La nostra Arianna sta per partire per l'America per fare un anno di studi all'estero, e questa notizia, non rallegra per nulla il nostro Gregorio; dopo averle intimato di non partire, la getta in piscina a seguito del suo due di picche e la minaccia di fargliela pagare quando ritornerà in patria.
Trascorre un anno nel quale lei vive serena la sua vita, conosce una ragazza, Cindy, con la quale diventa molto amica e poco prima di partire, inizia una storia clandestina con Tiago, un giocatore di basket della squadra locale.
Ritornata a Bologna, la sua città natale, è costretta ad affrontare nuovamente Gregorio e la sua arroganza e proprio non riesce a capire cosa possa avergli fatto per scatenare una tale reazione nel ragazzo.
Mi giro e avvisto la schiena e i ricci castani di Gregorio. È alto, lo è sempre stato, e quel tratto è come il corrispettivo fisico della sua arroganza. Con lui ci sono Michele Anceschi e, per fortuna, Lorenzo Salinbeni. Mi basta un'occhiata per concludere che il mio adorato Lorenzo è bello come un anno fa. È anche bravo a scuola, fortissimo a basket e gentile con tutti. Insomma, avere una cotta, per quanto platonica e unilaterale, per uno così è proprio il minimo sindacale. È l'unica persona decente tra gli amici di quel cretino di Greg.
Una serie di circostanze, portano il padre di Gregorio al limite della sopportazione e a volerlo spedire in un collegio in Svizzera; decide però di dargli un'ultima opportunità per dimostrargli di riuscire a cambiare e chiede ad Arianna di fargli da balia (sì avete capito bene); dovrà seguirlo ovunque, aiutarlo a studiare, cercare di tenerlo sulla retta via e stilare un rapporto settimanale che dovrà consegnare al Signor Debenedetti in persona.
Ma se Arianna odia Gregorio, perché dovrebbe accettare? E perché il padre di Gregorio ha chiesto proprio a lei di farlo?
Arianna è la figlia del giardiniere di casa Debenedetti e vive nella depandance della sua proprietà; il Signor Debenedetti stima suo padre e apprezza ed elogia Arianna per la sua condotta e impegno. Crede che la sua vicinanza, potrebbe solo giovare a suo figlio. Se Arianna accetterà la proposta, avrà modo di realizzare il suo più grande sogno: andare in America a studiare medicina alla facoltà di Harvard.
Ma come riuscirà a gestire Gregorio? E lui le renderà la vita impossibile?
Per Arianna la convivenza forzata con il ragazzo sarà alquanto difficile all'inizio, perché sarà costretta a seguirlo ovunque, a immergersi nella sua vita, a tollerare i suoi amici, il suo comportamento odioso e la mancanza di rispetto per le ragazze che tratta come degli oggetti.
«Gregorio, dovresti essere più educato con me e più gentile con le persone».
«Dovrei essere un mucchio di cose», replico, «ma non sono niente di quello che vorresti tu».
All'improvviso però, qualcosa cambia: Arianna inizia a vedere oltre l'apparenza da sbruffone di Gregorio, a scorgere il suo lato vulnerabile e le sue insicurezze mentre lui, si accorge dei lati positivi della ragazza. Finalmente iniziano a tollerarsi a vicenda e Gregorio cambia atteggiamento sia nello sport che nella vita personale.
Ma i guai sono sempre dietro l'angolo e le insidie sono tante, ad esempio la cotta che Arianna ha dalla prima liceo per Lorenzo, il miglior amico di Gregorio, la presenza di Carolina, la ragazza storica di Gregorio, quella che perennemente lascia a inizio estate, per potersi divertire senza sensi di colpa e poi, con un piano di riconquista in tre fasi, rimettersi con lei entro Natale.
Cosa accadrà quando tutte le barriere saranno spazzate via, quando i due protagonisti si vedranno per quello che sono realmente e il loro rapporto diventerà più di un semplice obbligo a frequentarsi?
Capita che abbassi lo sguardo mentre lei lo alza. Sincronia perfetta del disastro.
Guardarsi non ha sempre lo stesso valore. Guardarsi, a volte, è come incontrarsi per la prima volta.
Guardarsi, a volte, più che mettere in chiaro le trasmissioni dell'altra persona, incasina le tue.
La penna di Bianca incanta, ammalia il lettore e non smentisce, nemmeno questa volta, la sua bravura e la capacità di costruisce personaggi che bucano le pagine, facendoli uscire dal testo e prendere vita. Il modo in cui riesce a descrivere sia l'animo umano che le emozioni e i sentimenti dei personaggi, unito a come lo fa percepire a chi legge la sua storia, collocano Bianca sull'olimpo delle scrittrici italiane che portiamo nel cuore.
Stand by me ci fa salire sulla macchina del tempo e tornare ragazze, più precisamente all'età del liceo, dove era fondamentale essere accettati dal gruppo per non soccombere o subire le angherie dei più forti e popolari.
Un viaggio incredibile attraverso i sentimenti di entrambi i protagonisti, un percorso di crescita personale che li vedrà cambiare e maturare, influenzandosi a vicenda, sino al punto di diventare l'uno il punto di riferimento dell'altra. Conosceremo un lato più determinato e testardo di Arianna e uno più fragile e dolce di Gregorio, che mostrerà alla nostra protagonista il vero significato dell'amicizia e della lealtà, nei confronti delle persone a cui si tiene, cosa che a lei manca.
Un applauso a Bianca per come ha gestito e raccontato con molto tatto e sensibilità la storia di una ragazza cresciuta senza il vero affetto di una famiglia, con un padre presente solo fisicamente ma che per colpa di una malattia, non riesce a darle il calore umano di cui ha tanto bisogno.
Un romanzo intenso e travolgente che non possiamo fare a meno di consigliare a tutti voi.
Ho perfino smesso di raccontare a me stessa che sono lì per guardare Lorenzo. C'è un limite alle bugie che uno può rifilare a se stesso.
La verità è che io ci vado per Gregorio.
Perché, sarà anche un imbecille, ma quando gioca è poesia in movimento. Salta, sovverte le leggi di gravità e fa diventare relativo il tempo. Quando si trova in un uno contro uno e brucia l'avversario, quando recupera, stoppa, quando rilancia e tira, a me non sembra di guardare un essere umano. Mi sembra di guardare un dio.
Alla prossima!
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