Ben ritrovati Book Lovers! Oggi abbiamo per voi una segnalazione particolare: il romanzo di una giovane autrice, Serena Pacettini, che sta partecipando ad una campagna per poter pubblicare il suo romanzo. Vogliamo aiutarla? Allora continuate a leggere e cliccate sul link che vi porta al sito per leggere un estratto in anteprima e preordinare il romanzo.
Cover non ancora disponibile
Titolo: Come stelle cadenti
Autore: Serena Pacettini
Data di uscita: 8 maggio, campagna Crowdfunding
Editore: bookabook
Si può preordinare e leggere un estratto in anteprima cliccando Qui
Anno 2012. Una calda estate, in un paese del Sud.
Un’estate che non lascia scampo alla protagonista, “Lei”. Basta un incontro per ribaltare il suo mondo, quello di una ragazzina ancora troppo piccola per provare sentimenti così importanti. “Lui” è qualcosa di inaspettato, bellissimo, e proibito. Perché mille chilometri di distanza rendono qualsiasi amore proibito.
E allora l’unico modo per andare avanti è scrivere a quel misterioso ragazzo del Sud che l’ha fatta innamorare. Prendono forma lettere, dediche, confessioni. Parti di vita essenziali, che non si condividono con chiunque.
Cosa succederà?
Inseguire i propri sogni è così difficile come dicono, o così banale come alcuni vogliono far credere?
E l’amore vero ha sempre un finale felice?
Bella domanda.
Sono nata a Carmagnola, in provincia di Torino, nel luglio del 1999. Nel 2012 mi sono trasferita a Reggio Calabria, dove vivo tutt'ora. Mi sono avvicinata alla lettura da bambina, e non me ne sono mai separata. A tredici anni ho iniziato a scrivere il mio primo quaderno di poesie e dediche, e da lì, non mi sono più fermata. La scrittura è il modo che uso per esprimermi, per raccontare storie che ho sempre portato dentro e per arrivare al cuore di chi legge. Scrivere, per me, è il modo più sincero di condividere sentimenti.
Ciao Serena e grazie per essere qui. Vorremmo sottoporti una breve intervista per far conoscere meglio ai nostri lettori qualcosa di te e del tuo romanzo.
Per cominciare e rompere il ghiaccio ti va di raccontarci qualcosa di te? Magari qualcosa che non hai detto nella tua biografia.
Sono una ragazza molto ambiziosa e testarda. Quando mi metto un’idea in testa è quasi impossibile togliermela. Adoro viaggiare, ascoltare musica e ovviamente leggere. Ho iniziato a leggere con Geronimo Stilton e “Valentina”, i libri di Angelo Petrosino.
Ho un cane che adoro e un bambino di quasi due anni. Sono una gran chiacchierona e un’ottima consigliera a detta delle mie amiche.
Nella tua biografia hai scritto che la scrittura ti aiuta a esprimere i tuoi sentimenti: cosa provi mentre scrivi e dopo aver messo nero su bianco ciò che ti tenevi dentro?
Serenità. Mettere nero su bianco è la sensazione più bella che abbia mai provato. È come togliersi un macigno dal cuore.
Ricordo la prima volta che ho iniziato a scrivere, a tredici anni. Tenevo un quaderno dove buttavo giù qualche poesia/dedica. Non appena finivo di scrivere ricordo ancora che tiravo un sospiro di sollievo, come se fosse una mia necessità quella di scrivere ciò che provavo. È stato, ed è tutt’ora, il modo migliore per me per scacciare la tristezza, i brutti pensieri e per non dimenticare quelli belli, che fanno sorridere e che riempiono il cuore di gioia. Mentre scrivo mi sento me stessa, ma senza alcun limite, senza proibizioni. Una me libera.
Leggendo l'estratto, ci è sembrato di capire che si tratta di qualcosa che ti è successo realmente. E' così?
Sì e no. Ci sono diverse parti autobiografiche, mentre altre sono frutto della mia immaginazione.
Se è così, perché hai deciso di raccontare qualcosa di così personale? E' qualcosa che ti ha segnata e che non riesci a dimenticare? Vuoi lanciare un messaggio al protagonista maschile?
Ho deciso di raccontarlo perché questa storia meritava di essere raccontata. Perché, come ho scritto nel libro, ci sono esperienze e persone che non si possono dimenticare nonostante la vita vada avanti. Rimangono in un angolino del cuore.
No, nessun messaggio per il protagonista maschile.
Partendo dal presupposto che non conosciamo i due protagonisti, come li descriveresti, in breve?
“Lei” è una ragazza solare, ma dall’animo un po' tormentato. Una ragazza alle prese con l’adolescenza. Un po' paranoica, chiacchierona ed impacciata. Ma di buon cuore. Si affeziona facilmente alle persone, e ha sempre creduto alle favole. È un po' ingenua ed impulsiva.
“Lui”, invece, è un ragazzo misterioso. Con la battuta sempre pronta, e un sorriso smagliante, ma che agli occhi di “Lei” nasconde qualcosa. “Lui” è un ragazzo con un umorismo notevole e molto riflessivo. A volte riusciva a nascondere così bene i suoi sentimenti tanto da far pensare a chiunque che non ne provasse. Altre volte invece era evidentemente paranoico, pieno di insicurezze e di paura. Un ragazzo fragile.
Di non perdere mai la speranza. Di seguire il proprio cuore, con la consapevolezza che ci si possa far male, ma anche con il bellissimo rischio di poter essere felice e non avere alcun rimpianto. Se non si lotta per ciò che si ama, non si ama.
Ritornando a parlare di emozioni, cosa hai provato a scrivere questo romanzo?
Ho provato una miriade di emozioni. Sono tornata indietro nel tempo, e questo è stato doloroso ma allo stesso tempo bellissimo. Scrivendo, è stato un po' come rivivere tutto da capo. Sono stata nostalgica, a volte. Altre invece, confusa, indecisa e poi soddisfatta. Avevo fatto una promessa che ho mantenuto.
Vuoi spiegare a chi ci sta leggendo cosa significa "campagna Crowdfunding"?
Una campagna Crowdfunding è un’occasione che l’editore da ai lettori di poter scegliere del futuro di una storia. Quando si manda un libro in casa editrice, questo viene valutato per la Sinossi e poi per la storia in sé. Superate queste due “selezioni” si rende il libro disponibile online, preordinabile. Si ha una scadenza, e in questo arco di tempo sta ai lettori (preordinando) scegliere se la storia può vedere la luce del sole.
Cosa speri di ottenere con questa campagna? Per l'esperienza che ti stai facendo, è una cosa che consiglieresti a scrittori emergenti?
Io spero di poter coinvolgere più persone possibili che leggano il mio libro, perché è una storia che a me ha toccato particolarmente e spero di poter trasmettere questo a chi la legge. Del successo poco mi importa.
A degli scrittori emergenti sì e no. Perché bisogna sapersi creare un buon “pubblico” e sapersi pubblicizzare. Diciamo che il crowdfunding è un punto interrogativo, e io con il mio primo libro sicuramente non lo avrei scelto.
Hai dei consigli per chi si vorrebbe cimentarsi nella scrittura e pubblicazione di un romanzo ma ha paura di buttarsi in questo campo?
Scrivere un romanzo, di qualsiasi genere, ha fatto paura a qualsiasi scrittore. Dare vita ad una storia non è semplice. Richiede impegno, concentrazione, ore per le ricerche e tanta pazienza. Ma io posso assicurarvi che ne vale assolutamente la pena! La paura c’è, ed è normale. Io non avrei mai pensato che qualcuno avrebbe considerato i miei romanzi, eppure, per “Come stelle cadenti” sono state ben sei case editrici a farsi avanti. Se nella vita non si tenta, non si potrà mai sapere come andrà a finire.
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