Ben ritrovati Book Lovers! Oggi vi propongo la mia recensione del divertente e romantico romanzo breve di Jill Barnett: un cavaliere tutto suo.

Titolo: Un Cavaliere Tutto Suo
Titolo originale: A Knight In Tarnished Armor
Autore: Jill Barnett
Traduttore: Isabella Nanni
Editore: Babelcube
Genere: Romance
Prezzo ebook: € 2.59 su Amazon
Prezzo cartaceo: N/A
Data pubblicazione: aprile 2019
Pagine: 84 su kindle, 95 su Ibooks
Serie: Inganni d’amore #1
Link d'acquisto: ebook
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Nel tentativo disperato di evitare un matrimonio imposto con il Barone di Warbrooke, il cavaliere più temuto d’Inghilterra, Lady Linnet di Ardenwood assolda il pericoloso mercenario William de Ros perché l’aiuti a fuggire in convento.
A sua insaputa, de Ros in realtà è proprio il nuovo Barone di Warbrooke e d’accordo con il protettivo nonno di Linnet ha solo una settimana per farle la corte e conquistarla. Se solo sapesse come fare a corteggiare una dama…
Il barone di Warbrook è appena tornato da una battaglia e in un bosco in riva ad un ruscello, gli si presenta una visione celestiale: una dama dai capelli color del tramonto e gli occhi dorati e selvaggi. Sta cantando attorniata dagli animaletti del bosco e da una miriade di gattini. Quella presenza così eterea, scatena in Warbrook una sensazione nuova e mai provata prima che lo porterà a desiderare di averla tutta per sé, per portare un po' di gioia nella sua vita che ha conosciuto e vissuto solo la guerra.
Fino a quel momento considerava le donne solo per scaricare l'adrenalina della battaglia e si limitava a giacere con loro, ma quella fanciulla sembra così diversa e Warbrook decide di seguirla a distanza, finché non la vede entrare nel castello di Ardenwood.
Diede un’ultima lunga occhiata al castello di Ardenwood. Per una frazione di secondo si concesse di bearsi un ultimo momento ancora del suo ricordo. Sarebbe stata sua – sì, sarebbe stata sua – questa figlia delle fate, la donna dagli occhi così selvaggi.
Giurò che sarebbe stata sua, perché dopo anni passati a combattere in terre straniere desolate, dopo anni di spargimenti di sangue e risvegli al suono di spade e scimitarre, dopo anni di solitudine, lui aveva voglia, bisogno di un po’ di gentilezza e pace in questa vita così dura.
Nei giorni successivi, il barone si recherà al castello per chiedere la dama in sposa.
Scopriamo così che la dama, Lady Linnet, altri non è che la nipote del conte Arden, il quale rifiuta le molteplici proposte di matrimonio da parte di Warbrook; il conte per mantenere la promessa fatta alla madre della ragazza in punto di morte, non vuole assolutamente un matrimonio combinato per la nipote.
Il barone però non intende mollare e chiede aiuto al suo re, e suo amico, il quale promette di mettere una buona parola con Arden, ma al tempo stesso, gli consiglia di impegnarsi per conquistare il cuore della ragazza, se davvero tiene così tanto a sposarla.
E non poteva biasimarlo per volersi tenere Linnet. Non era esattamente quello per cui lui stesso voleva sposarla? Questo strano bisogno di averla nella sua vita?
«Alla fine della settimana Linnet vi sposerà di sua volontà, o non vi sposerà affatto.»
William si alzò, la sua stazza quasi il doppio di quella del conte, e lo guardò dall’alto in basso.
«Mi sposerà. È una battaglia che non intendo perdere.»
Il conte lo considerò per un attimo prima di alzarsi a sua volta così che avevano gli occhi quasi alla stessa altezza.
«Forse. Ma mia nipote ha un talento speciale a convincere la gente delle sue idee prima che uno si renda conto di essere stato raggirato.»
William allungò al vecchio conte il boccale in più, poi alzò il suo. «Io credo che davanti a me ci sia la persona da cui ha ereditato questa caratteristica, Arden.»
Un giorno, al castello, due donne della servitù mentre stanno facendo il bucato parlano tra di loro di Warbrook, dipingendolo come un demonio uccisore di uomini, donne, bambini e animali, e disperandosi per il destino della povera Linnet, che lui vuole a tutti i costi in moglie. Lady Linnet, nascosta ad ascoltare la loro conversazione e ignara delle richieste di matrimonio da parte di un tale bruto, decide di fare qualcosa per salvare i suoi adorati gattini. Si reca così in una locanda per cercare il mercenario William de Ros, come suggerito a loro insaputa dalle due comari, per farsi scortare al convento più vicino, dove dimora la zia, e così sfuggire al matrimonio.
Dopo una titubanza iniziale, il mercenario accetta. Ma egli altro non è che Warbrook, che, in accordo con Arden, ha sei giorni di tempo per far innamorare Linnet di sé senza che lei sappia la sua vera identità.
Riuscirà il Barone a conquistare la sua dama?
La partenza per questo viaggio è comica: Linnet decide di portarsi molti borsoni pieni di cibo, cuscini, tende e coperte e tantissimi animali al seguito.
William dovrà avere la pazienza di un santo per sopravvivere a questo viaggio!
Lady Linnet arrivò di corsa da dietro l’angolo. Si fermò di colpo. «Oh! Lo avete preso!»
«Dove diavolo eravate?» disse grintoso.
«Il povero Svitino era scappato e io dovevo trovarlo. Ma ora lo avete trovato voi per me.» Sembrava decisamente contenta.
In quel momento il povero Svitino aveva voltato la testa e affondato i suoi appuntiti denti felini nel polso di William. Le porse il gatto. «Tenete. Pensateci voi. Non ho intenzione di stare qui fino all’alba.»
Linnet prese il gatto e se lo tenne stretta come se fosse una sacra reliquia, poi si girò. «Torno subito,» disse voltandosi con la testa, «devo solo finire di prendere le mie cose.»
Ringhiò qualcosa in risposta e rimase lì, con il sangue che ancora gli bolliva dopo il combattimento con un gatto, una cosa che non si confaceva né a lui né al suo orgoglio di guerriero.
Guardò la corda, poi la lasciò cadere e fece su e giù lungo la fila di animali da soma. Un po’ frastornato, si voltò «Avete cinque conigli, due anatre e venticinque gatti?»
«Ventisei.» Corse sotto la finestra e prese su la gabbia da terra, poi la tenne alta al chiaro di luna. Gli rivolse il sorriso più dolce e radioso che avesse mai ricevuto. «Avete dimenticato Svitino.»
Alcuni istanti dopo Linnet sospirò. «Dirò una preghiera perché non piova.»
«Dormite senza starci a pensare, mia signora. Non pioverà.»
«Bene.» Sospirò di nuovo. «Se ne siete sicuro.»
«Ne sono più che sicuro. Sono pronto a giocarmici la vita.»
«Mi viene da dire che la vostra vita non valga gran che in questo momento,» Linnet disse a William con un leggero sorriso. William ricambiò il commento fulminandola con lo sguardo.
Erano due ore che pioveva. Dopo i primi cinque minuti i gatti e le anatre avevano cominciato con il loro infernale.
Una storia breve e scorrevole, che cattura già dalle prime battute nonostante la narrazione in terza persona. Le scene tra questi due protagonisti così diversi tra loro, mi hanno divertita molto: il burbero William, con il suo aspetto da pirata e abituato solo a combattere, forgiato dalle guerre e la sempre sorridente Linnet, buona e pura, anche un po' ingenua, amante degli animali e della natura, si scontreranno a suon di battute.
Una menzione particolare va al piccolo Svitino che, per essere un gattino, combatte come una tigre!
Non vedo l'ora di leggere altri libri di questa autrice! Libro consigliato per chi vuole una lettura veloce, romantica e divertente.
Ma non aveva mai conosciuto una donna come Linnet. Una donna con un cuore tanto grande da prendersi cura di un branco di gatti, anatre e conigli. Una donna la cui gentilezza riusciva a domare un’intera foresta e il cuore selvaggio di un cavaliere.
Anche per oggi è tutto ma continuate a seguirci perché presto arriverà un'altra recensione di questa serie. A presto!
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