Buongiorno Book Lovers! Oggi ho per voi la recensione del secondo capitolo della serie Inganni d'amore: "Grace l'indomita" di Jill Barnett. Siete pronti per ridere un po'? Allora continuate a leggere il post.
Titolo: Grace l’Indomita (titolo originale: Saving Grace)
Autore: Jill Barnett
Traduttore: Isabella Nanni
Editore: Babelcube
Genere: Romance
Prezzo cartaceo: N/A
Data pubblicazione: aprile 2019
Pagine: 100 su kindle, 114 su Ibooks
Serie: Inganni d’amore
Ci troviamo in pieno Medioevo nelle Highland scozzesi, dove il clan McNish ha subito le incursioni dei loro acerrimi rivali, i McNab, che li stanno lasciando morire di fame. Come nipote del capo clan, Grace McNish decide che è suo dovere catturare uno di questi spregevoli McNab per chiedere un riscatto. Ma lei e la sua banda male assortita fanno l’errore di catturare l'uomo sbagliato, Colin Campbell, Conte di Argyll e Signore delle Isole, che è in viaggio in quelle terre per decidere il destino dei due clan in guerra. Inizialmente legato come un salame, Colin decide di stare al gioco e di restare prigioniero fingendosi un McNab per studiare più da vicino il clan McNish, e la sua indomita e bellissima condottiera…
Un delizioso concentrato di romanticismo, humor e passione ancora inedito in Italia dall’autrice Jill Barnett più volte in vetta alle classifiche del New York Times e già pubblicata in precedenza da Mondadori.
Highlands, Scozia, pieno Medioevo. I clan McNish e McNab sono acerrimi nemici da sempre: i primi sono costretti a vivere in povertà perché vengono ripetutamente derubati dai secondi. Ed ecco che incontriamo Grace McNish, la nipote del capo clan: un metro e mezzo di energia, goffaggine e combina guai; Grace decide di mettere fine alle angherie dei nemici, rapendo il figlio del capo clan rivale, di passaggio nelle loro terre. In questa rocambolesca avventura, Grace sarà aiutata da una strampalata banda di ragazzi, prima tra tutti la sua migliore amica Fiona, completamente sorda da un orecchio. Già dalle prime battute è un susseguirsi di comicità.
“Adesso la balestra la userà Duncan.” Colin si ricordava bene quando Duncan lo aveva coperto di fango quando era inciampato. Si ricordava di come aveva perso la sua battaglia con le oche e di come aveva assalito il carro. Colin guardò il ragazzo giocare a istruttore d’armi con Seamus, e pensò a cosa poteva succedere con una balestra in mano al maldestro Duncan.
Colin si svegliò allo stramaledetto lamento della cornamusa di Fiona. “Fiona!” Urlò Grace. Fiona era in piedi su uno dei carri. Fece un gran sospiro e abbassò lo sguardo con un’espressione sognante e orgogliosa in volto. “Questo suono non vi smuove il cuore? Non vi fa sentire dentro l’orgoglio delle Highland?” No, pensò Colin. Un suono del genere avrebbe fatto ammutinare una leale flotta scozzese spedendola in Inghilterra a vele spiegate.
“Adesso la balestra la userà Duncan.” Colin si ricordava bene quando Duncan lo aveva coperto di fango quando era inciampato. Si ricordava di come aveva perso la sua battaglia con le oche e di come aveva assalito il carro. Colin guardò il ragazzo giocare a istruttore d’armi con Seamus, e pensò a cosa poteva succedere con una balestra in mano al maldestro Duncan.
Colin si svegliò allo stramaledetto lamento della cornamusa di Fiona. “Fiona!” Urlò Grace. Fiona era in piedi su uno dei carri. Fece un gran sospiro e abbassò lo sguardo con un’espressione sognante e orgogliosa in volto. “Questo suono non vi smuove il cuore? Non vi fa sentire dentro l’orgoglio delle Highland?” No, pensò Colin. Un suono del genere avrebbe fatto ammutinare una leale flotta scozzese spedendola in Inghilterra a vele spiegate.
Ma torniamo al rapimento: lanciandosi dal ramo di un albero, Grace atterra sullo sventurato McNab , colpendolo con una testata dritto in fronte, che lo stende a terra privo di conoscenza.
Ma egli altro non è che Colin Campbell, conte di Argyll.
La maggior parte dei McNab erano brutti come la fame. Anche peggio. Questo no. Aveva una fronte ampia e lunghi capelli biondi, lunghi quasi fino alle spalle. Il suo volto era forte e scavato come le montagne in lontananza. Aveva una mascella squadrata appena rasata, una stranezza per i McNab, che di solito avevano la barba per nascondere i loro menti sfuggenti.
La maggior parte dei McNab erano brutti come la fame. Anche peggio. Questo no. Aveva una fronte ampia e lunghi capelli biondi, lunghi quasi fino alle spalle. Il suo volto era forte e scavato come le montagne in lontananza. Aveva una mascella squadrata appena rasata, una stranezza per i McNab, che di solito avevano la barba per nascondere i loro menti sfuggenti.
Dopo poco arrivano anche tre carri pieni di cibarie guidati dagli uomini di Colin, che Grace scambia per McNab e così, insieme alla sua banda, li requisisce e tutti si mettono in cammino per il villaggio McNish.
Lungo il tragitto, sulla strada che costeggia un dirupo, Grace e Colin vengono sbalzati fuori dal carro che continua imperterrito il suo percorso, guidato dalla stridula canzone con la cornamusa di Fiona.
I due sono così costretti a trascorrere del tempo insieme e la loro attrazione cresce sempre più.
“Non c’è panorama più bello e roseo in tutta la Scozia!”Si fermò. Panorama? Quale panorama? Lanciò un'occhiata dietro le spalle per vedere di cosa stesse blaterando. Lui le fissò la schiena, sorridendo. Cercò di seguire il suo sguardo, ma non riuscì a vedere oltre la sua spalla. Con un pessimo presentimento, allungò una mano per sentirsi dietro. Sul fianco. Sull’orlo della camicia ... e più in basso. Toccò nuda pelle. Il buco era proprio sopra il suo sedere. Strattonò le pieghe del plaid, regolandoselo in cintura. Tenne alto il mento e si allontanò a passo di marcia, coprendo d’insulti e maledizioni l’odioso McNab dalla testa dura.
“Non c’è panorama più bello e roseo in tutta la Scozia!”Si fermò. Panorama? Quale panorama? Lanciò un'occhiata dietro le spalle per vedere di cosa stesse blaterando. Lui le fissò la schiena, sorridendo. Cercò di seguire il suo sguardo, ma non riuscì a vedere oltre la sua spalla. Con un pessimo presentimento, allungò una mano per sentirsi dietro. Sul fianco. Sull’orlo della camicia ... e più in basso. Toccò nuda pelle. Il buco era proprio sopra il suo sedere. Strattonò le pieghe del plaid, regolandoselo in cintura. Tenne alto il mento e si allontanò a passo di marcia, coprendo d’insulti e maledizioni l’odioso McNab dalla testa dura.
Ma come ha potuto Grace arrendersi tra le braccia di un odioso McNab? Come reagirà quando scoprirà la vera identità di Colin?
E qui mi fermo per non anticiparvi troppo, ma se volete conoscere la fine della storia tra la battagliera Grace e il paziente Colin, correte a leggere questo breve e divertente romanzo!
Come per il capitolo precedente (potere trovare la mia recensione qui), le risate sono assicurate.
Alla prossima!
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