venerdì 5 ottobre 2018

Recensione di My dead Orpheus: il risveglio di Lavinia Vi

Buongiorno readers, oggi vi parleremo di un'autrice italiana che abbiamo scoperto recentemente tramite i social, alla quale abbiamo chiesto una collaborazione.
Tutti pronti per My dead Orpheus: il risveglio di Lavinia Vi?





Il liceo non è un luogo accogliente se hai l’apparecchio ai denti e degli inquietanti occhi viola. Lo sa bene Eurydice Arden, sedici anni, che non fa che subire angherie e ingiustizie da parte dei suoi compagni di scuola. Se fosse un’adolescente normale, probabilmente, sfogherebbe le sue frustrazioni con una vaschetta di gelato e un film strappalacrime, ma la strana affinità che Eurydice ha con i morti la rende tutt’altro che normale. Un giorno, dopo l’ennesima umiliazione, la ragazza resuscita per errore un attraente giovane dal nome antiquato, Orpheus, morto quasi cinquant’anni prima. Ma, una volta che il danno è stato fatto, perché non provare a trarre vantaggio dalla situazione? E, ancora, se un gruppo di bulli non fosse la minaccia più grande che Eurydice e Orpheus, insieme ai loro insospettabili alleati, si trovassero ad affrontare?











Eurydice Arden è una studentessa della Campbell High School e vive a Riverside, un tranquillo quartiere di Atlanta.

La sua vita non si può di certo definire serena o tranquilla: i genitori non si curano di lei, troppo presi dal lavoro e dalla loro vita e la sorella Liza, da quando ha iniziato a frequentare la sua stessa scuola, ha ha deciso di ignorarla per entrare a far parte del gruppo dei ragazzi popolari che tanto odiano Eurydice.
Già, perché Eurydice, grazie agli occhi dalle sfumature viola e oro, è considerata una ragazza strana e diversa: molti credono che porti delle lenti a contatto al solo scopo di farsi notare. Nessuno sa che invece, soffre tantissimo per questa diversità, e l'ultima cosa che cerca, è attirare l'attenzione.
Nel suo cuore racchiude dolore e sofferenza per non essere capita e accettata dagli altri; la cosa scandalosa e inconcepibile è che la sorella partecipa senza fare nulla alle umiliazioni che ogni giorno è costretta a sopportare.




Ariadne e Cedric, i due ragazzi più in vista della Campbell, decidono di architettare uno scherzo abbastanza crudele ai danni della ragazza, convincendola con un meschino raggiro, di avere un appuntamento con il bel giocatore di football.
Quando Eurydice si trova difronte alla terribile realtà, scappa per rifugiarsi nell'unico luogo che le da serenità, quello in cui trascorrere gran parte dei pomeriggi in solitudine, leggendo: il Georgia Memorial Cemetery.
In questo luogo avviene qualcosa di inspiegabile: la ragazza riporta in vita Orpheus, un diciannovenne deceduto nel lontano 1958.
Pur non capendo come sia stato possibile, decide di ospitare il ragazzo nel suo garage, tenendolo nascosto alla sua famiglia.
Fingendo una relazione con Orpheus, Eurydice cerca di riabilitare la sua immagine agli occhi dei compagni per farsi accettare, ma senza accorgersene, inizia a legarsi sempre più a quel ragazzo piombato nella sua vita da un lontano passato.






Purtroppo la cattiveria di Ariadne e Cedric non ha limiti; cercano di obbligare Eurydice a compiere le stesse crudeltà che fino a poco prima subiva lei stessa.
Vale davvero la pena passare dal ruolo di  vittima a quello di carnefice per far parte del gruppo?
Quando finalmente si rende conto del grave errore commesso, cerca immediatamente di rimediare chiedendo scusa; questo le permette di avvicinarsi a Caly e Nes McCollum e a scoprire finalmente il segreto che si nasconde da generazioni nella sua famiglia e dietro al singolare colore dei suoi occhi, ma non solo, trova due persone in grado di accettarla per quello che è e scopre il vero significato della parola AMICIZIA.
E se gli effetti del potere di Eurydice avessero una scadenza e Orpheus avesse i giorni contati?





In una rocambolesca lotta contro il tempo, i nostri protagonisti dovranno trovare il modo di fermare un suicido collettivo architettato da una fantomatica setta che brama di impossessarsi del potere e della magia primordiale e scoprire come far rimanere in vita in modo permanente Orpheus.
Saranno riusciti nei loro intenti? Tocca a voi scoprirlo.






Un romanzo appassionante, dal ritmo incalzante, che tiene incollato il lettore, desideroso di scoprire cosa accadrà in seguito. In poche parole... WOW!
Lo stile di scrittura di Lavinia, nonostante alcuni errori di battitura dovuti sicuramente alla mancanza di un editing professionale, è scorrevole e i personaggi sono ben caratterizzati.
Orpheus, con i modi d'altri tempi e la sua dolcezza, è il principe azzurro che molte ragazze sognano, ma con il proseguo della vicenda, il personaggio si evolve riuscendo ad adeguarsi ai modi di fare e dire del nostro secolo, risultando meno "ingessato" e formale e più piacevole.
Nes al contrario, è un personaggio schietto e diretto, disposto a gesti avventati purché siano per una buona causa e il modo in cui interagisce con Eurydice, ci regala momenti davvero divertenti ed emozioni forti.
Mettendo a confronto i modi di fare ed esprimersi dei due protagonisti maschili,  non abbiamo potuto non pensare a Stefan e Damon Salvatore di The Vampire Diaries; uno razionale, pacato e a modo (Orpheus) e l'altro, tanto brillante quanto impulsivo (Nes), ovvero genio e sregolatezza.
Facciamo i complimenti a Lavinia per essere riuscita a creare una storia particolare, fondendo elementi di vita quotidiana a elementi paranormali, ma discostandosi dai soliti cliché.
Abbiamo apprezzato particolarmente il modo genuino con cui è riuscita ad integrare ed affrontare temi importanti come l'emarginazione, il bullismo, la sofferenza, l'amicizia e l'amore.






⭐⭐⭐⭐




Per tutti coloro che come noi, si sono appassionati allo stile di Lavinia, vi annunciamo che il secondo libro del ciclo neogreco, intitolato My cursed Calypso. La maledizione, è in fase di stesura e a breve l'autrice dovrebbe pubblicare i capitoli su Wattpad.
Possiamo già anticiparvi che la protagonista di questo nuovo romanzo sarà Caly e vi consigliamo di seguire la pagina di Lavinia (qui), per rimanere informati sugli sviluppi.
In anteprima la cover postata dall'autrice sulla sua pagina Wattpad.





Come in tutte le precedenti collaborazioni, abbiamo chiesto a Lavinia di poterle fare una breve intervista.

Ciao Lavinia, ti ringraziamo per averci concesso questa collaborazione. Come ogni intervista, vogliamo iniziare chiedendoti di parlarci un po' di te. Chi sei? Cosa fai nella vita? Cosa ti piace fare oltre scrivere?

Ciao! Grazie a voi per aver dedicato il vostro tempo alla lettura del mio romanzo! 
Non c'è molto da dire su di me: ho ventiquattro anni e frequento l'ultimo anno della facoltà di Medicina e Chirurgia a Palermo. Oltre a scrivere, mi piace leggere (come prevedibile!), ma anche guardare serie TV, cartoni animati giapponesi o dorama (serie TV orientali che ho scoperto da poco ma che mi hanno del tutto conquistata!). Inoltre adoro viaggiare e imparare nuove lingue :)

Come è iniziata la tua avventura su wattpad?

Non ricordo come ho scoperto Wattapad, ma una volta trovata questa piattaforma ne sono rimasta stregata. Nella mia vita avevo sempre provato a scrivere qualcosa, ma senza mai concludere davvero una storia. Così ho deciso di pubblicare giusto per prova i primi capitoli di un romanzo che avevo iniziato anni prima e poi lasciato a metà. Grazie ai messaggi incoraggianti dei lettori e alle loro amorevoli minacce quando non pubblicavo un capitolo sono riuscita a concludere "L'ultima Orchidea", un romanzo fantasy young adult che uscirà a metà Novembre in esclusiva su Amazon.

Il fatto di pubblicare un capitolo per volta a scadenza regolare, ti aiuta a proseguire regolarmente nella stesura del romanzo? E i commenti dei lettori quanto ti aiutano a correggere o modificare la storia?

Come ho detto rispondendo alla domanda precedente, pubblicare capitolo per capitolo e sottoporre l'opera ai lettori in fase di stesura è stato l'unico modo a invogliarmi a concludere un progetto. Il contributo degli utenti di Wattpad per me è fondamentale, anche perché spesso mi fanno notare errori di battitura o anche delle incongruenze di trama che, purtroppo, può capitare che sfuggano nel corso del processo creativo. 

Questo romanzo è il primo di un ciclo. Di quanti romanzi sarà composto? Lo hai chiamato ciclo neogreco per via dei nomi che hai dato ai personaggi?

Non so ancora di quanti romanzi sarà composto il ciclo, dipende dall'ispirazione e dalle nuove idee che mi verranno nel corso del tempo, poiché non voglio scrivere qualcosa di forzato che, inevitabilmente, perderebbe qualità. Sicuramente scriverò il sequel "My cursed Calypso" e poi una novella dal punto di vista di Eurydice per chiarire al meglio i punti irrisolti della sua storia che si paleseranno durante il secondo romanzo del ciclo. 
Riguardo alla seconda parte della domanda, l'ho chiamato ciclo neogreco perché non è altro che il retelling di famosi miti greci in chiave fantasy e young adult. A parte i nomi, ci sono alcuni eventi chiave che connettono gli eventi dei romanzi ai miti corrispondenti... e per un occhio attento ce ne sono molti più di quanto si possa credere a una lettura superficiale.

C'è qualcosa di te nella protagonista o in uno dei personaggi?

Naturalmente c'è qualcosa di me in ogni personaggio che creo. Nel caso di Eurydice si tratta di sfumature, come l'amore per manga e anime, ma per il resto siamo molto diverse. Io al liceo ero più timida e studiosa: insomma, forse più somigliante a Caly che alla protagonista. 

Chi o cosa ti ha ispirato nella creazione dei personaggi? 

In genere mi lascio ispirare dalle persone che conosco. Ogni personaggio ha una personalità e un aspetto fisico che invento unendo mille caratteristiche diverse di mille diverse persone, più qualche lato del tutto fittizio che mi aiuta a renderlo adatto al ruolo che dovrà interpretare nel mio romanzo. Insomma, è una sorta di lavoro di "taglia e cuci".

La negromanzia non è un argomento che compare spesso nei romanzi fantasy: cosa ti ha portato a fare questa scelta?

La negromanzia è stata la naturale conseguenza dell'argomento che mi ha ispirata, facendomi venire l'idea per la trama del romanzo. Ero al cimitero, dove mi sono trovata per sbaglio a leggere la lapide di un ragazzo morto da giovane. Il pensiero mi ha dato molta tristezza, e mi ha spinta a chiedermi cosa sarebbe accaduto se quel ragazzo avesse potuto avere una seconda opportunità per vivere. Coniugando quest'abbozzo di idea con il mito di Orfeo ed Euridice è nato Orpheus.

Senza svelare troppo ai lettori, come hai avuto l'idea della setta, della storia della magia primordiale e di Aithne e Kegan?

Sinceramente non me lo ricordo. Una volta creato il nucleo principale della storia le altre idee si sono incastrate in modo spontaneo e naturale. Avevo bisogno di un antagonista che però non fosse il tipico cattivo: sono arrivata a un punto della mia attività di scrittura in cui non mi piace creare personaggi malvagi e basta, ma preferisco dei nemici sfaccettati che abbiano anche un sottofondo di tormento. Mab ed Hector rientrano perfettamente in ciò che cercavo da due antagonisti.

Come avrai letto nella recensione, abbiamo apprezzato il modo in cui sei riuscita ad incastrare ed armonizzare tra loro le varie tematiche e la parte "normale" con quella fantasy. Quali difficoltà hai incontrato in questo senso?

Le maggiori difficoltà le ho avute in fase di ideazione del libro, quando dovevo decidere cosa sarebbe accaduto e in quale successione temporale. Però scrivendo la storia tutto è stato più naturale di quel che credessi: le varie parti si armonizzavano tra di loro quasi spontaneamente, quasi come se Eurydice avesse preso vita propria e mi guidasse con le sue emozioni.

Facciamo ora un giochino: immagina che decidano di produrre il film ispirato al tuo libro e di aver voce in capitolo sulla scelta del cast. Quali attori sceglieresti? Possono essere più o meno famosi e/o conosciuti.

Magari esistesse una possibilità simile! :) 
Ho idee per un immaginario cast da un bel po' di tempo. Naturalmente i lettori possono essere d'accordo con me oppure no. Nell'ultimo caso sono autorizzati a immaginare i miei personaggi come meglio credono!

Per Orpheus ho pensato a Froy Gutiérrez. Le sue lentiggini sono assolutamente perfette e lo stesso vale per i capelli. Certo, ha gli occhi azzurri, ma esistono le lenti a contatto ;)
Odeya Rush, invece, la vedrei bene nei panni di Eurydice: lunghi capelli castani e viso acqua e sapone.
I gemelli per me sono i fratelli Daddario: Alexandra Daddario, seppur fuori età ormai per interpretare Caly (lasciatemi sognare!), ha gli occhi esattamente dello stesso colore che avevo immaginato. Matthew Daddario ha proprio la stessa serietà e decisione nei lineamenti di Nes.

 Eurydice


Orpheus


Caly


Nes


Concludiamo l'intervista affrontando un argomento serio e ci sta particolarmente a cuore. Nel romanzo Eurydice è vittima di bullismo ma nonostante ciò, non si lascia sopraffare da sentimenti negativi...Vuoi lasciare un messaggio a tutti coloro che stanno attraversando questa brutta esperienza?

Non è facile parlare o scrivere di bullismo. Credo sia stata una delle cose più ardue di questo romanzo. L'unico consiglio che mi sento di dare è di non gestire da soli questi episodi, bensì di chiedere aiuto alle persone care, che sapranno affrontare la situazione nel modo migliore. Non vergognatevi di aver bisogno di supporto, eventualmente anche un supporto professionale, per superare le brutte emozioni che un'esperienza del genere può scatenare. Siamo umani e a tutti può capitare di aver bisogno di aiuto!

Anche per questa volta è tutto cari lettori.
Concludere un progetto è sempre un po' triste, ma allo stesso tempo, ci ha dato modo di conoscere una persona meravigliosa con la quale abbiamo interagito piacevolmente e ci ha permesso di fare un'esperienza che ci ha arricchito. Speriamo di essere riuscite a trasmettervi almeno in parte, le emozioni che abbiamo provato.

Alla prossima!

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